NBA - Lakers, Redick fa fare una figuraccia a Bronny James

NBA - Lakers, Redick fa fare una figuraccia a Bronny James

Tiene banco una questione delicata nel post partita della sconfitta dei Lakers a Philadelphia: la decisione di JJ Redick di immolare Bronny James nella difesa contro lo scatenato Tyrese Maxey nel primo quarto. Bronny è stato in campo 4'33" con -9 di plus/minus e Maxey ha segnato 15 punti con 5/9 al tiro e 4/4 ai liberi. Se il ventenne James doveva dare energia a un gruppo stanco in back-to-back dopo la vittoria a Charlotte del giorno prima, in realtà la figuraccia per di più sulla televisione nazionale è stata pesante. Bronny è sembrato un pesce fuor d'acqua quando gli è stato chiesto di proteggere il canestro contro  l'ex NBA All-Star Maxey. James ha giocato 15 minuti nella partita, segnando 0 punti (0-5 FG) con tre rimbalzi e una stoppata. Ha concluso la partita con un -8, anche se questo numero è stato potenziato dalla sua presenza durante il quarto quarto dei Lakers, dove hanno ridotto un gap di 23 punti a uno di 14. Questa clip in cui Bronny ha cercato di stare davanti a Maxey ma semplicemente non è riuscito a eguagliare la sua esplosività è stato un chiaro indicatore di quanto sia lontano dall'essere in grado di difendere le guardie d'élite nella NBA.

Bronny ha parlato della sua prestazione in campo con i media dopo la partita, sottolineando ripetutamente il suo ruolo nel portare "energia" alla squadra. "Mi sento come se fossi molto più preparato ora. Sto solo uscendo e rimanendo pronto dopo il periodo di G League e in questa stagione, lungo la strada un po' di più, ma rimarrò pronto... (Maxey) È una guardia veloce con un tocco incredibile e può tirare. Stavo solo cercando di mantenere la mia posizione e giocare il più duramente possibile e portare quanta più energia possibile." A parziale consolazione di Bronny, c'è da dire solo che cambiando difensore non è cambiato il risultato: Maxey ha segnato 43 punti, trascinando la sua squadra a una vittoria che, stante le defezioni di Embiid e George, sembrava irraggiungibile nei pronostici pre-gara.