Virtus Bologna alla svolta: se Zanetti lascia, Gherardi ha 20 giorni

Virtus Bologna alla svolta: se Zanetti lascia, Gherardi ha 20 giorni
© foto di ciamillo

Sul Corriere di Bologna Daniele Labanti fa il punto della situazione societaria in casa Virtus Bologna. La Segafredo Zanetti ha il 55% delle quote del club bianconero, e l'iter di uscita era iniziato lo scorso anno e avrebbe dovuto concludersi nel 2026. "Ma nel frattempo lo scenario è cambiato, Zanetti ha anche venduto la sua casa bolognese e le vicende estive sono indizi che portano a considerare Gherardi il nuovo dominus: si è fatto carico dell'aumento di capitale, ha caldeggiato la chiusura della sezione femminile e ora, filtra dagli ambienti dell'Arcoveggio, tiene il punto sul futuro quando alla finestra si profila l'ipotesi di investitori stranieri".

Il Gruppo israeliano - A farsi avanti nelle scorse settimane è un gruppo guidato da Ori Allon, fino al 2018 proprietario del Hapoel Gerusalemme e fondatore della real estate digitale americana Compass. Con l'Hapoel ha portato in Europa Amar'e Stoudemire e ha provato la scalata per l'EuroLeague, "stoppato dal veto del Maccabi". Il suo patrimonio personale è di 750 milioni di dollari e ora vorrebbe coronare quel sogno di sbarcare nella massima competizione ECA. Cosa può succedere ora?

Offerte e cifre della Virtus - Se il gruppo di Allon vuole le quote di Zanetti, deve chiaramente presentare un'offerta. A quel punto riferisce il Corriere di Bologna, Carlo Gherardi - che detiene il restante 45% delle quote - avrà venti giorni per esercitare il diritto di prelazione. Al termine di questo periodo, Zanetti avrà tre mesi per la cessione. Parlando della Virtus Bologna, la situazione economica è in miglioramento dopo i tagli al budget dello scorso anno. Le perdite anno per anno sono state di -3.9 milioni nel 2021, -4.5 nel 2022, -8.4 milioni nel 2023 mentre per il 2024 dovrebbe attestarsi intorno ai -1.2 milioni, la cifra versata a giugno dallo stesso Gherardi. "Le perdite sono state in larga parte sterilizzate, secondo il decreto Milleproroghe, ma chi assumerà il comando della società dovrà fronteggiare un progressivo ripianamento (ci sono cinque anni di tempo)".