Trento, Myles Cale e il lavoro "segreto" di Marco Crespi

Myles Cale, prodotto di Seton Hall con una strusciata di G-League con i Greensboro Swarm prima di arrivare in Belgio con un biennio al Limburg United e una Coppa del Belgio vinta, è una delle belle sorprese dell'Aquila Trento vincitrice della Coppa Italia di pallacanestro 2025 e in piena lotta per lo scudetto tricolore 2024-25. Si è raccontato sulle colonne de L'Adige puntando su come lui stesso e la squadra si preparano intensamente agli impegni di calendario.
Il lavoro "segreto" di Marco Crespi. "Marco mi aiuta molto. Dopo ogni partita manda i suoi video su cosa dovremmo fare meglio o cosa abbiamo fatto veramente bene, il lavoro individuale che ci fa fare è molto buono perché in realtà facciamo tutte quelle cose nel gioco. Marco è fenomenale per la nostra squadra e sono contento che ci sia. È un grande allenatore, una leggenda nel basket italiano, conosce molto bene il campionato e le sue informazioni sono importanti."
Crescita di livello costante in tutta la stagione. "Non direi che me l'aspettavo, ma era sicuramente un mio obiettivo. Volevo vincere un titolo, ho fissato degli obiettivi prima della stagione e sono contento di averne raggiunti alcuni. Non vedo l'ora di realizzarne altri entro la fine della stagione. È bello che io stia avendo una buona stagione, ma c'è ancora molto margine di miglioramento."
I diretti avversari più scomodi di quest'anno. "In Eurocup Marcus Foster dell'Hapoel Tel Aviv. Me lo ricordo da quando lo ho affrontato al college quando io ero una matrìcola. E sempre stato bravo. In Italia direi Cordìnier di Bologna. È molto esplosivo, sa tirare, è atletico e può concludere a canestro, penso che sia un grande giocatore. Spero di poter arrivare dove è arrivato lui."
Un paragone con la sua esperienza in Belgio. "C'è un grande divario. Sono molto grato di aver iniziato la mia carriera in Belgio. È stato meraviglioso e ho avuto alcuni ho avuto grandi allenatori lì. Ma qui c'è un livello decisamente più importante come fisicità, conoscenza del gioco, talento. Sono contento di poter competere a questo livello."