Napoli: l'AD Dalla Salda sulla trattativa Caja, l'arrivo di Valli e l'inadeguatezza di Ben Bentil

28.01.2025 13:35 di  Iacopo De Santis   vedi letture
Napoli: l'AD Dalla Salda sulla trattativa Caja, l'arrivo di Valli e l'inadeguatezza di Ben Bentil
© foto di Ciamillo

Alessandro Dalla Salda, amministratore delegato del Napoli Basket, è intervenuto ai microfoni di Sport Club su E-TV: "Siamo ancora ultimi in classifica seppur in coabitazione, quindi è tutto un altro tipo di situazione. E questo non può che essere una situazione complicata. Ma dobbiamo prendere atto che eravamo ultimissimi con una media punti impossibile da recuperare. Con 0-11 purtroppo la storia dice che si retrocede, mentre ora quantomeno c'è tanta fiducia, ce la stiamo giocando praticamente con tutti. Nelle ultime sei partite abbiamo vinto quattro volte recuperando su altre tre squadre. Siamo in quattro a 8 punti, c'è fiducia e dobbiamo dare tutto noi stessi per salvare Napoli".

La scelta di Caja, poi l'arrivo di Giorgio Valli. "La prima persona alla quale avevo pensato quando ho dovuto sostituire Igor Milicic, con il quale avevamo vinto la Coppa Italia. Al di là della grande crisi di questa stagione, non era semplice dividersi. Ho pensato subito ad Attilio (Caja), per il semplice motivo che ho lavorato un anno e mezzo con lui a Reggio Emilia. Nel prendere una squadra in grande difficoltà e in crisi nera come la nostra in corsa, ritengo sia il numero uno. Ricordo che Dan Peterson lo definì "coach MVP Sos". Lui arriva, conosce la strada, e difficilmente sbaglia. Addirittura l'anno dopo ha fatto una grande stagione raggiungendo i playoff e arrivando a una finale purtroppo persa in FIBA Europe Cup. Con lui non c'è stato modo di chiudere perché la Fortitudo - con la quale aveva ancora un contratto - ha un po' anticipato i tempi con le dimissioni del presidente Tedeschi si sono parlati e quel giorno in cui dovevamo firmare ha preferito rimanere lì. Con lui eravamo d'accordo che se avessimo perso con Treviso in casa, avremmo concretizzato accordi già trovati verbalmente. Noi abbiamo perso, ma nel mentre lui si era già riunito alla Fortitudo. A partita finita mi ha comunicato la sua scelta. Tutto qua".

Un pomeriggio particolare. "A quel punto dovevo fare una scelta, avevo con Giorgio un'amicizia da tantissimo tempo. Volevo due caratteristiche: un bravo allenatore, è Giorgio lo è. E che avesse una forte motivazione. Prendere una squadra in quel momento con zero punti, tante problematiche, non era da tutti. In lui ho trovato queste motivazioni. Ci siamo visti, il giorno dopo era in sella con me a Napoli. Ci conoscevamo da 25 anni, non avevamo mai lavorato insieme. Avevo bisogno di una persona di fiducia. Lui sta dimostrando di esserlo, poi la strada è ancora lunghissima. In questo momento stiamo lavorando davvero molto bene. Dal punto di vista tecnico ha iniziato a lavorare sulla difesa dove è molto abile. Ha avuto molte difficoltà, non eravamo una squadra con caratteristiche difensive. Né dal punto di vista di applicazione che per struttura. Ora ci stiamo mettendo le mani, abbiamo fatto ora un colpo nel settore dei lunghi per blindare la parte difensiva dove avevamo carenze strutturali clamorose. Quello è il primo lavoro che ha fatto. Ha ridato fiducia a alcuni giocatori, ha cercato di semplificare tante cose, in attacco, in difesa ma anche in termini di gerarchie e organico. E piano piano insieme a noi ha ripulito la rosa, avevamo diversi doppioni. Da qui siamo ripartiti, ci siamo sbloccati con Scafati al supplementare e da quel momento, tranne a Bologna, abbiamo sempre vinto".

L'uscita di Ben Bentil. "Giocatore di grande nome, potenzialità, ma inadatto a quella che era la nostra situazione. Noi avevamo da lui pretese che non riuscivamo ad avere e lui stesso faceva fatica a adeguarsi a una situazione da ultimo posto in classifica quando aveva diversi interessi da parte dell'EuroLeague. Con la Virtus non ci sono mai state trattative, ma erano al corrente tutti che sarebbe uscito da Napoli. Non so se alla Virtus avrebbe fatto comodo. Le motivazioni per questo tipo di giocatori possono fare tutta la differenza del mondo. Non mi permetto, non ho di certo visto e conosciuto il miglior Bentil. Pensavamo a un impatto e una solidità fisica diversa. Non penso che la stagione della Virtus possa cambiare per la presenza o meno di Bentil".