NBA a 18 anni o prima: si dovrebbe abolire la regola 'one-and-done'?

NBA a 18 anni o prima: si dovrebbe abolire la regola 'one-and-done'?

Quella cosa che crea aspettative e rende la NBA più incerta ed interessante rispetto ai campionati di pallacanestro degli altri paesi è senza dubbio il draft. In Europa abbiamo un Real Madrid che si accalappia una buona fetta dei ragazzi più interessanti (link), nella NBA le squadre peggiori hanno una chance di pescare un giovane che possa trasformare la propria storia, e gli esempi sono tantissimi.

Una delle cose che avrebbe dovuto rendere il processo più facile per le squadre NBA è stata l'introduzione della regola one-and-done, che richiede che i prospetti abbiano almeno un anno di scuola superiore e abbiano almeno 19 anni o ne abbiano compiuti 19 entro la fine dello stesso anno solare in cui sono entrati nel draft. Questo è stato un cambiamento monumentale per la lega.

Sono passati quasi due decenni da quando la regola è stata istituita. Prima di allora l'arrivo di alcuni dei più grandi giocatori che hanno fatto il salto direttamente dal liceo alla NBA è avvenuto nel periodo che va dalla metà degli anni '90 alla metà degli anni 2000 dell'era del basket. Giocatori che hanno lasciato un segno indelebile, basta guardare questo elenco: 

LeBron James #1 Cleveland Cavaliers 2003
Kobe Bryant #13 Charlotte Hornets 1996
Kevin Garnett #5 Minnesota Timberwolves 1995
Dwight Howard #1 Orlando Magic 2004
Tracy McGrady #9 Toronto Raptors 1997
Amar'e Stoudemire #9 Phoenix Suns 2002
Tyson Chandler #2 Los Angeles Clippers 2001
Ci sarebbe anche Moses Malone nella lista, ma ha fatto quel salto dal liceo all'ABA. Si sarebbe unito alla NBA dopo la fusione avvenuta nel 1976.

Kevin Garnett è stato il primo nome leggendario che ha cambiato il panorama in tempi più moderni. Nel Draft NBA del 1995, Garnett è stato il primo giocatore del liceo ad essere selezionato tra i primi cinque da quando Darryl Dawkins era stato scelto dal Filadelfia 76ers nel 1975. Sembrava che Garnett avesse aperto le porte ai giocatori delle scuole superiori che sarebbero entrati nel Draft NBA dopo di lui. Kobe Bryant è stato selezionato l'anno successivo nel Draft NBA 1996. Nessuno ha potuto rivaleggiare veramente con LeBron James diventando primo assoluto nel Draft NBA 2003. James era così dominante come atleta del liceo, a soli 16 anni, da aver lasciato tutti a bocca aperta. Dwight Howard ha anche offerto un grande bis a James, arrivando primo assoluto l'anno successivo.

Ma David Stern ha cambiato le regole nel 2006. Quell'anno avrebbe potuto essere caratterizzato da giovanotti del calibro di Kevin Durant o Greg Oden. Invece aprì la strada ad Andrea Bargnani, andato primo assoluto ai Toronto Raptors. L'unica stagione con i Texas Longhorns aveva messo in mostra un Kevin Durant che probabilmente era pronto per il Draft NBA appena uscito dal liceo. Negli anni successivi prospetti molto attesi come Ben Simmons, Zion Williamson, Andrew Wiggins e anche Cade Cunningham avrebbero potuto saltare l'anno all'Università. Non è solo una questione interna agli USA. Entrare nella NBA un anno prima avrebbe sminuito il valore e la preparazione di Luka Doncic o di Victor Wembanyama?

Chi vorrebbe eliminare la regola one-and-done in questo momento fa l'esempio di Cooper Flagg, che molti ritengono sarà l'indiscutibile pick #1 del draft 2025. Se si fosse potuto presentare un anno prima avrebbe cambiato la storia di questo 2024 che ha visto due francesi dominare? Secondo noi è una discussione molto accademica: è difficile poter correttamente valutare quando un giocatore è pronto per diventare professionista nella NBA. Si parla di ragazzi nel pieno dello sviluppo psico-fisico dove basta poco per far pendere la bilancia da un lato o dall'altro. E poi le nuove regole di ingaggio del mondo NCAA stanno levando anche la fretta di ottenere una grande sicurezza economica.