Serie B - Scivolone casalingo dell'Olimpia Castello con il Loreto Pesaro
Certo fa male perdere per la seconda volta consecutiva in casa: una settimana dopo il ko (con parecchie recriminazioni) contro Senigallia (64-74) al PalaFerrari è Loreto Pesaro a festeggiare a fine partita sul 70-79 nella sesta giornata di andata. Vince meritatamente la squadra che ha comandato dalla palla a due fino ai liberi di Aglio e Santucci allo scadere, dopo aver sbriciolato l’Olimpia Castello nel primo tempo (30-50). Per i locali una forte reazione al rientro in campo dopo l’intervallo che riporta in gioco la squadra (40-50) negli ultimi 15’ di partita. Svantaggio sempre attorno alla doppia cifra fino al 70-75 a 40 secondi dalla sirena con la tripla perfetta dall’angolo destro di Davide Bellini che, però, deve fermare col fallo Aglio a 30”. L’ex storico capitano della Virtus Imola piazza il 2/2 che, unitamente al 2/2 di Santucci pochi secondi dopo, chiude il contenzioso.
Zero cronaca, in pratica, nei primi 20 minuti, con l’Olimpia a cui non riesce nulla di quanto preparato in settimana nel piano partita: tanti errori in transizione, falli inutili, confusione negli schemi. Loreto Pesaro ringrazia infinitamente e firma un vantaggio che è già decisivo sul 12-24 alla prima pausa breve: per Castello due triple di D’Ambrosio e un cesto a testa di Grotti (più 2 liberi) e Alberti. E, in pratica, null’altro di significativo. Troppo poco per ferire una corazzata che parte forte con ben 6 giocatori a referto in 10’ (6 per Delfino, 5 per Santucci e Aglio).
La forbice nel punteggio e nelle prestazioni si allarga notevolmente nel secondo quarto, quando gli ospiti trovano un Santucci da paura che realizza 3 triple, mentre Broglia e Delfino dominano il pitturato. Tra i locali si fanno notare soprattutto Zhytaryuk (2 cesti e 2 liberi) e S.Conti con due cesti dalla media e una tripla, oltre ad una tripla anche di Bellini e un canestro di Grotti. Troppo poco, ancora. Infatti Loreto Pesaro vola all’intervallo sul +20 (30-50).
Cambio di passo. Dopo la sfuriata negli spogliatoi di coach Zappi, l’Olimpia Castello rientra in campo con una grande carica e, infatti, dimezza subito lo svantaggio, ritrovando motivazioni che parevano perse. Apre Bellini, quindi il “magic moment” di Garuti (schiacciata e tripla in faccia all’avversario), con l’acuto dall’arco di Gianninoni per il 40-50 al 3’. Quindi si entra nella bagarre che prosegue per tutto il 3° quarto, finanche nell’ultimo parziale. All’ultima pausa breve ci si ferma sul 48-59.
Nell’ultimo quarto escono per 5 falli Alberti, Grotti e Zhytaryuk, mentre Tognacci esce per Loreto Pesaro negli ultimi minuti di gioco. Il vantaggio ospite resta sospeso attorno alla doppia cifra, con ampi cambi di direzione: al 4’ ospiti avanti +14 (51-65), a 2’ dalla fine i locali accorciano sul -8 (67-75) grazie a 5 liberi di S.Conti. Nel momento di maggior pressione, si registrano diversi errori da ambo i lati, risolti dalla splendida tripla di Davide Bellini a 40 secondi dalla sirena. Tutto rimandato agli ultimi 30”, con Aglio e Santucci che siglano la vittoria puntellandola dalla lunetta per il 4/4 complessivo nel finale. Vince meritatamente Loreto Pesaro, anche se un plauso va fatto all’Olimpia Castello per aver tentato fino all’ultimo una clamorosa rimonta.
Aspetti negativi. Innanzitutto, pesa la doppia sconfitta casalinga: in due giornate filate, due sconfitte dalla storia e dalla cronaca molto diverse, che pesano evidentemente sullo stato attuale della classifica castellana. Da cancellare alcuni frangenti del match contro Loreto Pesaro, soprattutto legati al primo tempo chiuso, inopinatamente, ma giustamente sul -20. Poi, va da sé, che riaprire la contesa contro una corazzata come quella marchigiana comporta un dispendio psico-fisico notevole che sarà poi determinante nello sprint finale.
Troppe le 3 uscite per 5 falli (contro una degli ospiti), troppi (ancora) i falli tecnici per proteste (Alberti, S.Conti e Zhytaryuk), al di là delle ragioni e delle motivazioni, per una squadra che vive moltissimo sull’onda dell’entusiasmo ma anche e soprattutto, purtroppo, dell’emotività in questi frangenti delicati.
Aspetti positivi. Certamente importante, anche a livello mentale, l’approccio al secondo tempo di Zhytaryuk e compagni, con l’Olimpia Castello che, con le spalle al muro (sul 30-50), spiazza i marchigiani con un ottimo break di 10-0 frutto dei cesti di Bellini, Gianninoni (tripla) e del “Garuti Show” che schiaccia e segna dall’arco per 5 punti basici per il 40-50.
Ottimo anche l’ormai disperato tentativo negli ultimi minuti, con Bellini che è incisivo con la tripla del 70-75 che riaccende gli animi al PalaFerrari: saranno poi i falli su Aglio e Santucci (i due più precisi dalla lunetta per Loreto Pesaro) a riportare a -9 il gap.
Statistiche equilibrate. Gap che non è, comunque, totalmente evidente dalle statistiche che son piuttosto equilibrate, come, ad esempio, nel tiro dall’arco con 9/23 per i locali contro 7/23 degli ospiti o il 100% ai liberi (13/13) di Castello contro il 75% dei marchigiani (18/24). Che recuperano più rimbalzi, invero 30 contro 27 (D’Ambrosio e Broglia a quota 8) e firmano più assist (9 contro 8); anche le palle perse son similari (10 dei locali, 9 degli ospiti).
Le statistiche individuali premiano (anche se non esaltano) soprattutto Zhytaryuk che segna 16 punti, 4/4 in lunetta 6/9 da 2 pt, 7 rimbalzi, 17 di valutazione, con l’errore dall’arco nel finale che scioglie le ultime velleità locali. E Michele D’Ambrosio che, col compagno di reparto, deve sbracciare sul pitturato per tutta la gara contro i rivali diretti come Broglia, Delfino e Aglio. Ne esce una prestazione mediamente buona nei 35’ in campo, con 14 punti e ben 4 triple (su 5 tentativi) infilate equamente divise tra 1° e ultimo quarto. Per lui anche 8 rimbalzi e 23 di valutazione. Per Conti (5/5 ai liberi, 3/5 da 2 pt e 1/4 da 3 pt, 2 assist), Grotti (4/4 in lunetta, 2/4 da 2 pt e 2 assist) e Gianninoni (0/6 da 2 pt, 1/2 da 3 pt, corrente alternata in cabina di regia con buona velocità in transizione, ma pure con qualche errore di gestione, evidentemente soprattutto nel primo tempo.
Chi fa la differenza è certamente Matteo Santucci, in serata stellare con 24 punti segnati, con 4/4 ai liberi, 4/4 da 2 pt, 4/9 dall’arco, 5 rimbalzi, 1 assist e 30 di valutazione: decisamente l’mvp del match. Alle sue spalle si alternano sia Matteo Battisti che segna poco, rispetto alla mole enorme di gioco sviluppata, ma che piazza la tripla che spezza i sogni castellani nel finale sul 56-68 (subito dopo la tripla di D’Ambrosio) e Jacopo Aglio che ne piazza 11, con 1 tripla, 2//3 da 2 pt, 4/4 ai liberi e 3 rimbalzi in poco più di 20’ in campo. A fasi alterne Lucio Delfino, a tratti strabordante, a tratti dannoso per i marchigiani con errori grossolani in area, ma capace comunque di firmare17 punti in 28’ di gioco con 4 rimbalzi e 7/14 da 2 pt e 2 assist. Molto importante anche l’apporto di Tognacci che gioca, in pratica, su tre ruoli ed aumenta la pericolosità dei gialloblu, seppur con pochi cesti infilati. Discorso a parte per il 38enne capitano Giorgio Broglia che a forza di spallate e scontri al limite sul pitturato si prende la scena anche con 5/5 ai liberi, 8 rimbalzi e 18 di valutazione. Un mastino che trascina i compagni.
OLIMPIA CASTELLO-LORETO PESARO 70-79
(parziali: 12-24 / 30-50 / 48-59)
Olimpia: S.Conti 14, Castellari ne, L.Conti ne, Grotti 8, Gianninoni 3, Alberti 2, D’Ambrosio 14, Bellini 8, Garuti 5, Zhytaryuk 16. All: Zappi
Loreto Pesaro: Delfino 17, Cevolini ne, Battisti 5, Cipriani 4, Mattioli ne, Tognacci 7, Santucci 24, Aglio 11, Broglia 9, Gulini, Jareci 2. All: Ceccarelli
Arbitri: Valentino Antonelli di Assisi (Pg) e Nicolas Pompei di Spello (Pg)