A2 - VL Pesaro, Leka: «Scherzato con il fuoco. Se vogliamo essere ambiziosi, non si può...»
Non si ferma la corsa della Carpegna Prosciutto VL Pesaro che alla Vitrifrigo Arena subisce l'HDL Nardò prima di recuperare nel secondo tempo e conquistare un'altra vittoria. «Abbiamo scherzato con il fuoco. Non possiamo permetterci di giocare un secondo quarto come quello contro Nardò se vogliamo essere ambiziosi», le prime parole in sala stampa di coach Spiro Leka. Nonostante la vittoria in rimonta, il coach non è contento. «Sono molto arrabbiato perché tutta la settimana ho ripetuto in allenamento che non volevo cali di tensione, ma alcune volte a livello inconscio purtroppo c’è un rilassamento, e magari le parole dell’allenatore entrano ma non fino in fondo. Subire trenta punti nel secondo quarto non si può, ma soprattutto il modo in cui si sono subiti senza consistenza difensiva, visto che eravamo un secondo sempre indietro. Ci alleniamo ad un certo livello e noi pretendiamo che la squadra sia competitiva a quel livello. Nel secondo quarto non riconoscevo la mia squadra era spaesato completamente».
Poi la rimonta nella ripresa - «Dopo il primo tempo ho parlato chiaro e ho detto ai ragazzi che erano fuori di testa completamente. Se pensiamo di fare un passaggio e un tiro in attacco e in difesa aspettiamo che i nostri avversari sbagliano non va bene. Nonostante Nardò fosse in grossa difficoltà, visto che era senza due giocatori e uno si è fatto male durante la partita. Quindi tanto di cappello a Nardò e a coach Matteo Mecacci che sta lavorando bene. Si vede che la squadra ha una anima, ritmo, intensità e ha battuto in casa Avellino e questo non è un caso e proveranno a raggiungere i loro obiettivi. Tornando a noi non possiamo permetterci di fare cose come nel secondo quarto. Adesso non c’è tempo per correggere gli errori visto che domani (oggi ndr) avremo un’ora di allenamento e avendo giocato domenica sarà più una seduta di lavoro di testa piuttosto che di gambe e martedì avremo a disposizione ancora una oretta prima di andare ad Avellino. Non ci siamo purtroppo, la gara contro Nardò non mi lascia niente. L’unica cosa positiva sono i 23 assist, ma non possiamo permetterci di buttare via dieci minuti di gioco, se abbiamo in testa di fare qualche cosa di importante».
E conclude: «Solo nel momento in cui abbiamo fatto la zona press e recuperato devo dire bravi ai ragazzi. Quella difesa la facciamo anche in altre partite e ci è stata di aiuto. Magari in quel momento si è avuta un poco di paura e sono bastati tre minuti per rientrare con quella difesa. Immaginate se riuscissimo a difendere con quella intensità per più minuti, potremmo riuscire a soffrire meno, come successo con Milano in cui avevamo però tirato con il 64%. Avevo detto che non si tira sempre da tre punti con la suddetta percentuale e infatti nel primo tempo questa volta eravamo al 28% da tre».