A2 - Nardò, Mecacci "Molto rammarico per l'esito a Cividale, però adesso ci siamo"

A2 - Nardò, Mecacci "Molto rammarico per l'esito a Cividale, però adesso ci siamo"

Se il Toro di Mecacci ha quasi messo a posto i conti del proprio assetto tecnico e soprattutto della fiducia con cui fa le cose e reagisce agli eventi, non è riuscito ancora a quadrare i numeri del rapporto con la Dea Bendata. A Cividale HDL (che già non aveva Nikolic) gioca una partita gagliarda e molto valida, ma perde per infortunio Iannuzzi e Woodson, non proprio due qualunque. Il primo ha preso una ginocchiata sul quadricipite dopo pochi minuti, è uscito dolorante e non è più rientrato; al secondo si è girata la caviglia nell'ultimo quarto dopo aver dominato in lungo e in largo la partita. Difficile pensare che la sconfitta non sia dipesa moltissimo da questi due episodi, anche perché i granata quasi tutto il resto lo hanno fatto bene e di fronte avevano una squadra che è terza in classifica e che in casa non lascia niente a nessuno. Insomma, se su schemi, morale e altre cose "terrene" il coach di Siena è a buon punto, sul malocchio dovrà necessariamente attrezzarsi. 

Il condottiero granata in sala stampa non manca di sottolineare il peso di queste situazioni nell'economia di una partita bella ed equilibrata. "Complimenti a Cividale per questa vittoria in una partita bella e divertente - ha detto Matteo Mecacci - a loro mancavano Miani e Mastellari, ma anche noi non siamo stati fortunati, visto che abbiamo perso Iannuzzi dopo quattro minuti per un colpo al ginocchio e soprattutto abbiamo giocato gli ultimi sette minuti senza Woodson, che sino a quel momento aveva dominato la partita in attacco. Però, sono situazioni che non possiamo controllare". 

Un altro episodio chiave del match è stato il contropiede di Mouaha nel finale di gara che è costato al camerunense il fallo di sfondamento su Redivo e il successivo fallo tecnico per il gesto di stizza. Lì la partita è andata nella direzione dei padroni di casa, ma Mecacci ha visto un fallo all'alba dell'azione che avrebbe cambiato tutto. "Non sono convintissimo del fischio su Mouaha, non del tecnico ovviamente, ma prima dello sfondamento a campo aperto forse c'era un fallo. Lì sarebbe cambiata l'inerzia, che poi è definitivamente cambiata a loro favore con un canestro da tre clamoroso di Redivo su un piede solo. Infortuni e fischi arbitrali, però, non possiamo controllarli. Per vincere qui dovevamo fare meglio delle cose come i rimbalzi offensivi. Cividale ha preso 13 rimbalzi in attacco, soprattutto con Ferrari e con Berti, dimostrando di avere più energia di noi. Anche se a noi mancava un riferimento sotto come Iannuzzi. Ecco, forse questa è stata la chiave della partita". 

Rammarico e delusione al termine della lunga partita del PalaGesteco, ma con uno sforzo mentale in più è possibile godersi gli ulteriori progressi di questa squadra. "Ci rimane il rammarico - chiude - possiamo solo leccarci le ferite. Perché sarebbe stata una vittoria importante, sia dal punto di vista della classifica che della fiducia nel fare le nostre cose. Però, è un fatto oggettivo che adesso stiamo giocando a pallacanestro. Un mese fa certamente non saremmo stati in grado di fare una partita del genere in casa della terza in classifica, una squadra come Cividale, che è ben allenata ed è in fiducia. Invece, siamo stati lì, abbiamo retto l'urto della loro partenza, siamo andati avanti, quando hanno dato la spallata siamo stati bravi a rimanere punto a punto. Qualche settimana fa sarebbe stato impossibile, avremmo perso di 15 punti. Tutto questo non fa classifica, ma ci deve dare fiducia. A volte ci vuole pure un pizzico di fortuna". Ora il necessario riposo dopo una settimana pienissima. Saranno due giorni di relax e di riflessioni. E di attesa, per capire le condizioni di Iannuzzi e di Woodson, da cui passa una fetta del destino granata delle prossime settimane.