A2 - Matteo Mecacci guida Nardò nella trasferta di Milano dall'Urania

A2 - Matteo Mecacci guida Nardò nella trasferta di Milano dall'Urania

L'esperienza di Matteo Mecacci con HDL Nardò Basket comincerà domani a Milano, in casa di Wegreenit Urania, in uno dei due anticipi della 17esima giornata del campionato di A2. Contro la quinta forza del torneo (10 vinte e 6 perse), il coach di Siena dovrà iniziare a costruire la squadra che ha in mente, al netto delle poche sedute di allenamento che ha diretto e quindi del fisiologico ambientamento dei suoi uomini alla nuova dimensione tecnica.

I Wildcats erano partiti a razzo, poi hanno rallentato lasciando i primissimi posti a Rimini, Udine, Cantù e Cividale. 77.9 punti all'attivo e 74.7 al passivo di media sono le credenziali dei milanesi a questo punto del campionato, il primo in A2 per coach Marco Cardani, che ha sfiorato la categoria lo scorso anno in panchina con Pielle Livorno e che si è presentato al "piano di sopra" come il tecnico più giovane (classe 1989). Urania ha cambiato molto rispetto allo scorso anno, a cominciare dall'arrivo della stella Alessandro Gentile, un lusso per la A2, sin qui 18.9 punti di media, classe, fisicità e carisma da vendere. Sono già veterani di Weegreenit, invece, l'americano Giddy Potts e Andrea Amato (6 assist a partita di media), forse a Nardò il più rimpianto degli ex giocatori granata della serie A. L'altro ex è Lorenzo Maspero, uno dei protagonisti del Toro la scorsa stagione, sino all'infortunio al piede che gli ha fatto chiudere in anticipo la sua esperienza neretina. Nel reparto lunghi c'è il pugliese Gianmarco Leggio (51.9% dalla lunga distanza), l'altro Usa Ike Udanoh (9.3 rimbalzi a partita) e l'interessante Giordano Pagani. Completano il roster Matteo Cavallero e Luca Cesana. Talento e solidità sono certamente le caratteristiche migliori di un avversario durissimo per il "nuovo" Toro di Mecacci.         

Gabriele Castellitto, assistant coach granata, presenta il saturday night all'ombra della Madonnina. "Milano è una squadra versatile - dice - che grazie alle caratteristiche fisiche e tecniche dei suoi giocatori può esplorare diversi quintetti e diverse opzioni offensive e difensive. Gentile è il giocatore su cui si basa gran parte del loro gioco, essendo capace di innescare sé stesso e i suoi compagni. Hanno due stranieri molto solidi, Potts e Udanoh, uomini top club di questa lega. E intorno a loro ci sono giocatori che, con il loro talento, possono essere il valore aggiunto e rendere il team di coach Cardani un'autentica outsider dei piani alti della classifica. Per noi è l'inizio di un nuovo percorso tecnico, la squadra sta dando il massimo in questi pochi allenamenti per cercare di assimilare i concetti offensivi e difensivi di coach Mecacci. Tutti cercheremo di fare il meglio possibile in questo momento per mettere Milano in difficoltà e provare a portare a casa i due punti". 

Da Dalmonte a Mecacci HDL potrà cambiare pelle e chissà quante altre cose. Certamente non cambierà la centralità nel gioco e nella produzione offensiva di Avery Woodson. "Le mie sensazioni sono positive - fa sapere l'americano con la maglia n. 1 - cerco di rispondere in modo positivo indipendentemente da come vanno le cose. È molto facile essere negativi, ma questo non ci aiuta a raggiungere i risultati, quindi cerco di non avere a che fare con pensieri o emozioni negative. Penso che la forma della squadra sia buona. Sappiamo che avremo bisogno l'uno dell'altro per raggiungere i nostri obiettivi e ci impegniamo ogni giorno per spostare i nostri sforzi e la nostra energia su tutto ciò che sarà necessario per vincere. Milano è molto forte. Hanno giocatori molto talentuosi e con esperienza. Rappresentano delle sfide, ma è nostro compito fare ciò che dobbiamo fare per andare e competere ad alto livello". Wegreenit Urania Milano-Hdl Nardò Basket si gioca domani, sabato 21 dicembre, all'Allianz-Cloud Palalido di Milano. Palla a due alle ore 20:30. Gli arbitri designati per il match sono Mauro Moretti di Marsciano (Perugia), Chiara Maschietto di Casale sul Sile (Treviso) e Giovanni Roca di Avellino.