A2 - Cantù, Baldi Rossi: "Si è chiuso un ciclo, con Brienza parte un nuovo percorso"

A2 - Cantù, Baldi Rossi: "Si è chiuso un ciclo, con Brienza parte un nuovo percorso"
© foto di Ciamillo

Il capitano della Acqua San Bernardo Cantù Filippo Baldi Rossi ha parlato a La Provincia di Como. "Se c'è una partita che rigiocherei? Tirerei una monetina tra gara 1 e gara 2 di finale con Trieste. Perché ero convinto - e l’abbiamo dimostrato nonostante il loro super stato di forma - che potessimo andare a vincere a casa loro. Ciò che non mi aspettavo era di andarci sotto 0-2 anche per via del clima e della cornice che si erano creati a palazzo", ha detto. 

Quest'anno sarà ancora più difficile. "Secondo me, l’A2 questa volta torna l’A2 che ho giocato da bimbo a Trento quando avevo 21 anni. Vera, intensa. Penso che tante partiranno con il nostro stesso obiettivo. Perché molti club hanno allestito squadre che si equivalgono. Buttando un’occhiata ai roster quel che mi vien da dire è che una Trapani non è stata costruita - e dunque quell’ammazza-campionato non c’è - ma scorgo tra le sei e le nove squadre alle quali non manca nulla per provare a fare il salto. E andranno su in due... E se non sali al volo chiudendo al primo posto, nei playoff rischi di ritrovarti in mezzo a un gran polverone. Insomma, vedo un torneo molto bello e competitivo".

Nuova era con Brienza. "Quest’anno da noi si è chiuso un ciclo perché abbiamo perso alcuni giocatori che erano qui da tempo. È stata la fine di un percorso e ora ne riparte un altro. Dal lato tecnico conosco poco Brienza, ma per lui parlano i risultati raggiunti negli ultimi due anni con Pistoia. E nulla viene per caso. Cantù è stata costruita in base alle sue richieste per improntarla alla sua pallacanestro e dunque a oggi c’è tutto per poter far bene. Poi occorre che noi ci si metta lì compatti e che lo spogliatoio tiri tutto nella stessa direzione".

Contratto con Cantù fino al 2026"L’ho presa molto a cuore perché subito al mio arrivo si è creato un solido legame con la società che ha posto le basi per un bellissimo rapporto a livello umano. Questo mi ha dato molta fiducia perché io quando vado in una società non lo faccio per rincorrere soltanto una palla poiché ritengo che instaurare buoni rapporti possa essere la chiave per propiziare una buona riuscita. Detto ciò, il prolungamento del contratto mi ha inorgoglito e reso particolarmente felice. Oltre ad avermi responsabilizzato un sacco. Io sono venuto qui perché so che piazza è e che tipo di obiettivi ha. A Cantù sto davvero bene e sono molto legato anche ai tifosi, per cui finché va lasciamola andare...".