LBA - Luigi Lamonica: l'importanza della tecnologia per l'Instant Replay
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Luigi Lamonica, uno dei più grandi arbitri della storia della pallacanestro europea e, dal 2022, il Commissioner per gli arbitri della FIP, ha spiegato, in una intervista concessa a Tuttosport il 19 settembre, il corretto funzionamento dell'Instant Replay al termine del raduno dei fischietti italiani che si preparano alla stagione 2023-24 con numeri di presenza davvero interessanti e in ripresa dopo i cali dovuti al Covid: "Gli arbitri nazionali sono 230, divisi fra 33 in Serie A, circa 72- 74 in A2, il resto di Serie B." Le sue parole.
"Tante regole sono state modellate, sull’IR, in Italia siamo stati i primi a utilizzare la tecnologia nel 2005. E decise lo scudetto con il canestro di Douglas per la Fortitudo. Quest’anno la Legabasket ha fatto uno sforzo immane, con l’Instant replay center a Cologno monzese con Eleven, passando da 4 a 7 telecamere più una. Siamo passati da 2’ di media a un po’ meno di 60” per una decisione grazie a più camere, meglio posizionate, usate dagli stessi tecnici, una grafica diversa. Poi è arrivato il microfono agli arbitri per spiegare al pubblico. E la comunicazione aiuta a farci conoscere meglio e dunque accettare, aiuta il pubblico a capire quanto sia difficile. Più casi da IR? La Nba li sta riducendo, l’Eurolega 16, noi nove-dieci e ne cambiamo alcuni."
Quali? "Tre: Se un allenatore vince il primo challenge, ne può avere un altro. Poi il semicerchio difensivo, l’arbitro negli ultimi 2’ può vedere se la posizione è legale. E se ha visto un fallo in attacco, può cambiare decisione, è successo per esempio rianalizzando un fischio nella finale scudetto. Il terzo caso è la violazione dei 24” che era possibile negli ultimi 2’ per gli arbitri. Per migliorare utilizzo e comprensione facciamo riunioni con allenatori, giocatori, dirigenti, abbiamo in progetto di andare con uno due arbitri e nostro dirigente nelle società a parlare. Se ci si avvicina, si comprendono gli stati d’animo reciproci."