Arbitri, giudici e istruttori: il nuovo contratto di lavoro - 7/8

Arbitri, giudici e istruttori: il nuovo contratto di lavoro - 7/8

Con il decreto Dlgs 36 del 2021, che entra in vigore il 1° luglio, e le modifiche che nelle ultime settimane sono state apportate dal governo Meloni, si va verso un anno zero per tutto quello che riguarda circa 500mila lavoratori del settore sportivo. I e provvedimenti sul lavoro sportivo cambiano radicalmente la normativa, estendendo tutele (assicurative e contrattuali) e nuovi diritti alla platea di arbitri, giudici e istruttori e tutti coloro che a vario titolo contribuiscono a tenere in piedi e far lavorare le società sportive. Claudio Tucci, per Il Sole 24 Ore, ha realizzato uno schema riassuntivo in 14 punti, che riproponiamo.

7 - MONDO PARAOLIMPICO. Permesso retribuito per allenamenti e gare C'è poi un sostegno al mondo paralimpico, con l'introduzione di una nuova disciplina che consente agli appartenenti al club paralimpico, quindi agli atleti paralimpici di alto livello, di partecipare a competizioni e ad allenamenti con un permesso speciale retribuito, senza richiedere quindi ferie, e conservando il posto di lavoro con rimborso degli oneri sostenuti dal datore di lavoro con un fondo specificatamente accantonato con dotazione iniziale di un milione di euro. Si potranno utilizzare 30 giorni continuativi di permesso, per un massimo di 90 giorni in un anno. Attualmente, infatti, gli atleti paralimpici aventi lo status di lavoratori, per poter prendere parte alla preparazione e agli allenamenti, e per poter partecipare ad eventi internazionali, usufruiscono di permessi non retribuiti/giorni di ferie/periodi di aspettativa non retribuita.

8 - CONTROLLI MEDICI. Arrivano prescrizioni e sorveglianza sanitaria Si stabilisce che le disposizioni sui controlli medici dei lavoratori sportivi devono essere emanate dal governo coinvolgendo tra gli altri la Federazione medico sportiva italiana. Gli enti di promozione sportiva, inclusi i paralimpici, possono poi stipulare convenzioni con le regioni al fine di garantire l'espletamento delle indagini e degli esami necessari per l'aggiornamento della scheda sanitaria per le attività sportive per ciascun lavoratore sportivo che svolga prestazioni di carattere non occasionale. Per i lavoratori sportivi che ricevono compensi annui non superiori a .smila euro si dettagliano alcune prescrizioni in materia sorveglianza sanitaria e formazione su salute e sicurezza sul lavoro. In particolare, relativamente ai rischi propri delle attività svolte e con oneri a proprio carico costoro hanno facoltà di beneficiare della sorveglianza sanitaria; e di partecipare a corsi di formazione specifici in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Insomma per loro non serve anche questa forma di visita medica (risparmiano 50 euro).

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