Olimpia, Causeur: «Il nostro problema è la consistenza, i troppi alti e bassi. Ma stiamo migliorando»
Intervistato da Luca Chiabotti su “La Repubblica – Milano”, Fabien Causeur ha raccontato il momento in cui in estate ha lasciato il Real Madrid e scelto Milano: “I sette anni al Real Madrid sono stati enormi. Quando mi hanno detto che non mi avrebbero confermato, ho avuto bisogno di un po' di tempo per digerire la notizia e, per un attimo, è balenato il pensiero di ritirarmi. Ma sentivo che non avrei dovuto farlo. Amo troppo la pallacanestro. E il mio fisico mi diceva che una o due stagioni ad alto livello, avrei potuto ancora giocarle. Un paio di settimane dopo è arrivata la chiamata di Milano. L'Olimpia è una squadra nella quale mi sarebbe sempre piaciuto giocare, mi mancava una esperienza in Italia e ho accettato con grande entusiasmo. È stato come chiudere un grande libro e iniziare a leggerne uno nuovo”.
“Se la mia famiglia sta bene, per me è tutto ok – prosegue Causeur -. E nei primi tempi a Milano, ero preoccupato che la situazione, anche al di fuori del basket, fosse sotto controllo: mi è indispensabile per avere la mentre sgombra per concentrarmi sul mio lavoro. Oggi siamo felici a Milano, anche se con due bambini piccoli capita che arrivi all'allenamento un po' stanco e pensi che fare il giocatore sia il mio secondo lavoro...”.
Il giocatore francese ha anche parlato del suo ruolo in squadra: “Quello che mi ha chiesto Messina è di dare bilanciamento e solidità alla squadra con la mia esperienza. Cosa non facile: già è dura tirare fuori il meglio da me stesso ogni gara, devo anche cercare di aiutare i compagni a farlo. Il nostro problema, come hanno potuto vedere tutti, è la consistenza, i troppi alti e bassi. Nelle ultime settimane sta andando meglio, anche se sconfitte come quelle con l'Alba sono state durissime da superare. È necessario avere un approccio alle gare meno nervoso, sai che certe partite 'devi' vincerle, ma non può trasformarsi in ansia, bisogna sentirsi bene per giocarle nel modo giusto. Abbiamo fatto dei passi falsi, ma battuto squadre come Real o Parigi che sta dimostrando cosa vale. Tutto può ancora succedere, la sfida col Maccabi è cruciale: a novembre sarebbe devastante solo pensare che la stagione sia compromessa”.