NBA - Perché Brandin Podziemski non si è curato delle voci di cessione dai Warriors

NBA - Perché Brandin Podziemski non si è curato delle voci di cessione dai Warriors

I Warriors hanno passato l'estate a cercare di potenziare con enorme difficoltà la squadra, finanziariamente ridotta al lumicino con un secondo livello di luxury tax superato più anni e alcuni contratti troppo onerosi. Ma tutti i rumors che li hanno riguardati, come ad esempio trattare Lauri Markkanen con i Jazz o PAul George con i Clippers, contemplavano la partenza di Brandin Podziemski o di Jonathan Kuminga, e anche di entrambi. E non era questo che voleva il front office di Golden State.

"Molte di queste altre squadre ti stanno cercando. Ti vogliono, ma tu non andrai da nessuna parte. Sei nostro", ha ricordato Podziemski le parole che gli disse il general manager dei Warriors Mike Dunleavy, in un colloquio con Anthony Slater di The Athletic. Secondo Brandin, Lacob confermò Dunleavy, dciendogli: 'Non hai nulla di cui preoccuparti. Tu sei una priorità qui.'

"Apprezzo molto il fatto di averlo sentito da un'organizzazione così prestigiosa, essendo un rookie e entrando nel mio secondo anno. Ci si sente bene. Sono ricercato da qualche parte. Quindi, li apprezzo. Potrebbero tenermi all'oscuro fino a quando non viene fatto uno scambio. Ma Mike e Joe sono stati trasparenti dal draft alla situazione di Paul George, fino alla situazione Markkanen", ha aggiunto Podziemski.