LBA - Peppe Poeta: «Il campo non mente sulla mia posizione di coach»

LBA - Peppe Poeta: «Il campo non mente sulla mia posizione di coach»
© foto di Checchi/Ciamillo

Giuseppe Poeta, esordiente capo allenatore della Germani Brescia, ha parlato del suo rapido passaggio dal campo alla panchina in una sola stagione, nella partecipazione alla trasmissione televisiva Basket Time su Teletutto nella puntata di giovedì condotta da Jacopo Bianchi.

Non c'è solo la gavetta. “Qualcuno muove la critica che non ho fatto la gavetta? Tutte le osservazioni hanno un senso. Ma credo di avere avuto un percorso non diverso da molti colleghi, anche di altri sport, che oggi sono su panchine prestigiose. Dopotutto, ho a che fare con la pallacanestro da quando ho sei anni. Sono stato giocatore e poi, quando sono diventato assistente di Messina all'Olimpia Milano e di Pozzecco in Nazionale, ho avuto la possibilità di apprendere a un livello altissimo. La cosa bella, poi, è che il campo non mente. Specie se sei un giocatore. Questo è il bello dello sport. È meritocratico”.

Il k.o. della scorsa settimana contro Trapani. “A mio avviso le partite sono quasi sempre figlie di fattori che incidono al 50%. Per metà abbiamo giocato una gara in controtendenza rispetto alle precedenti, molto buone, e per metà sono stati bravissimi i nostri avversari. Trapani ha portato la partita sui binari che le sono più consoni. Mio nonno mi diceva sempre che la differenza è una questione di tavoli. Se sai giocare a briscola devi portare gli altri a giocare a briscola. Se sai giocare a scopa, devi farli giocare a scopa”.

Domenica la squadra è attesa alla trasferta a Cremona. “Con la Vanoli sarà una partita scomodissima, contro una squadra che ha un sistema difensivo molto solido. In casa, Cremona ha perso tre partite all'ultimo tiro...”