- David Torresani: «Treviso, coach Vitucci, gli obiettivi e la nuova Nutribullet»
La Nutribullet Treviso ha deciso di puntare anche su David Torresani, tra i confermati nel roster dalla scorsa stagione. Classe 2005, il giovane play è stato impiegato per 7.5 minuti di media in due delle tre gare di LBA fino adesso disputate, nelle quali si è fatto trovare sempre pronto. Per la rubrica "Future Stars" curata da Alberto Benadì di Parla Canestro per PianetaBasket - QUI il primo episodio con Filippo Galli, QUI il secondo con Stefano Trucchetti, QUI il terzo con Saliou Niang -, QUI il quarto con Octavio Maretto, - QUI il quarto con Matteo Librizzi - ecco l'intervista al play di TVB.
Dal passaggio alla prima squadra, al rapporto con coach Vitucci. E ancora la nuova Nutribullet, il confronto con Bowman e Harrison, l'Eurocamp, obiettivi e sogni.
Nell'estate 2023 la firma del primo contratto da professionista con la Nutribullet Treviso. Raccontaci le tue emozioni di quel momento alla firma ma soprattutto di essere ormai stabilmente in prima squadra.
"Il primo contratto da professionista è stata un'emozione bellissima ed è una conseguenza del lavoro che ho fatto con tutti gli allenatori che ho avuto negli anni precedenti. Per me è un motivo di orgoglio sapere che il club che ha investito su di te e vuole farti fare il salto in avanti verso la prima squadra dalle giovanili, con l'opportunità di poter allenarsi con giocatori di un livello molto alto".
Da due stagioni ha come capo allenatore Frank Vitucci. Raccontaci le prime impressioni che ti ha fatto quando lo hai conosciuto. Qual è il vostro rapporto e in che cosa ti sta aiutando a migliorare? E quali sono le sensazioni di questa squadra?
"Questa è la seconda stagione con coach Frank Vitucci e fin dal primo incontro che ho avuto con lui ho percepito grande fiducia nei miei confronti. Appena è arrivato sono subito riuscito a parlarci e mi ha fatto capire che voleva cercare di migliorarmi il più possibile in modo anche da poter aumentare il minutaggio in campo.
Il rapporto che mi lega con lui non si limita solo alla pallacanestro ma va anche fuori dal campo infatti l'anno scorso che ho avuto la maturità ricordo ancora che mi ha aiutato molto a concentrarmi sullo studio sottolineandone l'importanza.
La squadra? Quest'anno sono cambiati alcuni giocatori rispetto all'anno scorso ma devo dire che mi sto trovando bene davvero con tutti sia con i nuovi che con quelli che avevo già conosciuto negli anni precedenti e di questo ne sono davvero felice. L'obiettivo primario deve essere quello assolutamente di salvarsi il prima possibile senza arrivare a fine campionato con l'acqua alla gola rincorrendo le altre squadre. Sarebbe bellissimo poter raggiungere anche un posto nei playoff ma rimaniamo con i piedi per terra".
Quest'estate hai avuto la possibilità di poter giocare al camp più prestigioso tra i migliori giovani a livello internazionale, l"Eurocamp". Raccontaci la tua esperienza, che cos'hai imparato di più, quanto ti ha fatto crescere?
"A Giugno ho avuto l'opportunità e la fortuna di riuscire a partecipare all'EuroCamp a Treviso ed è stata un'esperienza bellissima grazie alla quale ho potuto conoscere diversi allenatori e tantissimi giovani giocatori con i quali mi sono potuto confrontare sul campo da gioco.
Sono stati solo 3 giorni ma molto intensi dove ho imparato tante cose nuove che mi hanno fatto capire certe dinamiche di gioco".
In questi due anni ormai da professionista ti sei potuto confrontare con giocatori di altissimo livello in prima squadra: qualche nome di giocatori che ti hanno impressionato di più da un punto di vista tecnico e fisico?
"In questi anni ho avuto la fortuna di confrontarmi sia in allenamento che in partita con giocatori che hanno avuto un passato in NBA, in Eurolega o in Eurocup. In allenamento cerco sempre di osservare ogni cosa che fanno i miei compagni provando ad imparare più velocemente e crescere come giocatore. I giocatori di Treviso che mi hanno impressionato molto per le loro qualità sono molti, sicuramente D'Angelo Harrison per il suo tiro così come marcare Ky Bowman che ha giocato anche in NBA.
Tra le squadre che abbiamo affrontato durante il campionato sono rimasto veramente colpito dalla semplicità con cui faceva le cose Kyle Hines, una leggenda del basket europeo".
Ancora molto giovane ma ha già messo in luce il suo talento. In questo momento qual è il tuo obiettivo che vorresti raggiungere a medio lungo termine e invece qual è il sogno della tua carriera che hai sempre avuto nel cuore?
"Il mio obiettivo a medio lungo termine in questo momento è cercare di alzare il mio minutaggio in campo, dimostrare a tutti il mio valore e che posso giocare con continuità in un campionato come quello di Serie A nonostante la mia giovane età.
Voglio crescere come uomo e come giocatore, migliorare ogni giorno negli allenamenti individuali ma soprattutto di squadra imparando sempre di più dai miei compagni".