Alessandro Pajola si prende tutto: Miglior Italiano e MVP della 13ª giornata
Alessandro Pajola (Virtus Segafredo Bologna) ha fatto en plein conquistando sia il premio di miglior giocatore sia quello di miglior italiano del tredicesimo turno di campionato. Nelle votazioni ha superato Shavon Shields (EA7 Emporio Armani Milano), Jaylen Hands (Openjobmetis Varese), Amedeo Della Valle (Germani Brescia) e Riccardo Rossato (Trapani Shark).
Quando si tratta di dover alzare i giri del motore, cambiare ritmo per imporne uno tutto suo e trascinare la propria squadra alla vittoria, le strade portano tutte verso il classe 1999. In un momento di difficoltà per la compagine felsinea, reduce da due sconfitte consecutive e da tre nelle precedenti quattro gare, l'identità virtussina non poteva che uscire fuori da chi ormai questi colori li veste da una vita. La vittoria per 97-71 contro la Givova Scafati è arrivata grazie ad un secondo tempo di assoluto dominio da parte della Virtus Segafredo Bologna, messa in difficoltà nei primi 20' di gioco e poi lasciata libera di spiccare il volo senza poter mai essere ripresa. Non è certo un caso se la squadra allenata da coach Dusko Ivanovic è prima per assist distribuiti con quasi 20.8 di media, sintomo di come il gruppo si capisca alla perfezione e non abbia sofferto il cambio di guida in panchina; a dirigere le operazioni sul parquet troviamo un ragazzo, un leader, un veterano, oggi nella doppia veste di realizzatore e assistman che tanto ha fatto esultare i tifosi sugli spalti. Alessandro Pajola ha preso in mano le redini della situazione, mettendo a referto numeri che mancavano da parecchio sul suo tabellino: 13 punti con un impeccabile 5/5 da due, 10 assist per i compagni, 3 recuperi in puro stile 'Pajo', oltre a 3 falli subiti, 2 rimbalzi e 1 stoppata per mettere la ciliegina sulla torta; i numeri da stropicciarsi gli occhi non finiscono qui, perché sono presenti anche il 26 alla voce valutazione e il +27 di plus/minus registrati in 26 minuti di gara.
Il nativo di Ancona ha ricevuto una standing ovation al termine di una partita che rimarrà nella sua memoria, grazie alla prima 'doppia-doppia' della sua carriera. Novanta secondi prima della sirena finale, il pubblico lo ha omaggiato con un lungo applauso, riconoscendo l'impegno e il cuore che da sempre mette in ogni azione sul parquet. Pajola è un simbolo per il popolo virtussino, un bolognese adottato, lui ha sempre incarnato il vero spirito della squadra: sacrificio, attaccamento alla maglia e una dedizione senza pari. La sua crescita non è solo tecnica, ma anche mentale: è un punto di riferimento per i compagni, un leader silenzioso ma efficace. Alessandro ha saputo leggere le intenzioni del nuovo coach, intuendo immediatamente cosa gli fosse richiesto. La fiducia che il tecnico ripone in lui si traduce in una responsabilità che il classe 1999 accoglie con grande maturità. Il coach gli chiede di essere un faro difensivo, un regista in attacco, ma anche di trasmettere quella mentalità vincente che solo chi è profondamente legato alla causa può portare in campo. Da leader, sa che il suo ruolo non si limita solo alle statistiche: deve motivare, incoraggiare, dare l'esempio. E quella 'doppia-doppia', unita all'affetto del pubblico, è la dimostrazione di quanto sia un cardine per i felsinei. Un giocatore che non ha paura di prendersi responsabilità, pronto a guidare la Virtus Segafredo Bologna verso nuovi successi, sempre con la stessa passione che lo ha portato a crescere sotto la storica maglia bianconera.
Con 13 punti e 10 assist, Alessandro Pajola segna un nuovo record con la divisa bolognese, ovvero la prima storica 'doppia-doppia' in Serie A Unipol e la prima in assoluto della sua carriera. Il playmaker marchigiano mette a segno altre due prime assolute, ovvero due gare consecutive chiuse in doppia cifra per punti realizzati (13 anche quelli segnati la scorsa settimana contro la Dolomiti Energia Trentino) e la prima in doppia cifra per assist distribuiti in regular season (le altre tre volte in cui ha distribuito 10 assist sono arrivate ai play-off). Seconda gara stagionale con 3 recuperi a referto dopo quella con la Pallacanestro Trieste e massimo stagionale alla voce valutazione con 26, nella scorsa stagione furono tre in regular season (24 contro Varese, 21 contro Napoli e 22 contro Venezia) e due ai play-off (entrambe contro Milano alle LBA Finals); season high anche nel plus/minus, dove il +27 si avvicina al career high di +33 registrato contro Treviso nel 2021.