Italia, Pozzecco: "Una gara da dimenticare, ma non dobbiamo preoccuparci"

Italia, Pozzecco: "Una gara da dimenticare, ma non dobbiamo preoccuparci"
© foto di fiba.basketball

Sala stampa al PalaBigi per il coach della Nazionale azzurra Gianmarco Pozzecco per commentare l'improvvida sconfitta con l'Islanda nella gara di qualificazione a Eurobasket 2025, dal risultato comunque ininfluente per l'Italia. Le sue parole:

“Prima di tutto complimenti all’Islanda, hanno giocato davvero bene, insieme e muovendo la palla con un’ottima difesa. Davvero un’ottima squadra. Dopo aver saputo della vittoria della Turchia e della qualificazione raggiunta, eravamo felici per il traguardo conquistato e questo ha influenzato il nostro approccio alla gara. Non voglio cercare alibi: dovevamo essere più tranquilli ed al contrario si è creata una tensione negativa per cui ci siamo irrigiditi subito all’inizio e non siamo più riusciti a trovare più il nostro modo di giocare. Siamo risultati anche molto scollegati; forse è dovuto ai pochi allenamenti svolti con i giocatori che sono arrivati successivamente dopo sabato. Questa è la pallacanestro, sappiamo che si può perdere contro tutti. E’ solo una partita da dimenticare, non dobbiamo preoccuparci ma solo renderci conto di cosa succede quando non giochiamo come sappiamo fare. In Islanda siamo stati eccezionali, se consideriamo la finestra e queste due partite nel loro insieme, abbiamo portato la qualificazione a casa, che era il nostro obiettivo e siamo soddisfatti per questo. Siamo consapevoli di cosa dobbiamo fare, ringrazio tutti i ragazzi che oggi hanno sicuramente delle giustificazioni, io sicuramente no e per questo la vivo male. I debuttanti mi rendono felice perché vedo che questa Nazionale ha un futuro. Mi piacerebbe certo avere qualche italiano più protagonista e vorrei che questa mentalità del ‘giocare meno’ cambiasse, anche se con noi è bello vederli diventare protagonisti nonostante il poco tempo che abbiamo a disposizione per lavorare. E ringrazio il pubblico e la bellissima accoglienza che ci ha riservato Reggio Emilia”.