Il mondo NBA irritato da Noah Lyles sul titolo "World Champion"

Il mondo NBA irritato da Noah Lyles sul titolo "World Champion"

Lo sprinter degli Stati Uniti Noah Lyles è stato protagonista assoluto ai Mondiali di atletica leggera di Budapest 2023, portandosi a casa prima il titolo di campione del mondo dei 100 e dei 200 metri, e poi la medaglia d'oro della 4x100. La conferenza stampa che ha seguito l'ultima delle sue imprese è stata l'occasione per togliersi un sassolino dalla scarpa: "Nella NBA chi vince viene definito 'campione del mondo'... Ma campione del mondo di cosa? Amo l'America... Ma noi non siamo il mondo intero."

Lyles ha deriso il vezzo proprio degli sport professionistici a stelle e strisce - baseball, basketball, football, hockey su ghiaccio - di definire i vincitori dei loro campionati "world champion": Ma non c'è nessuna bandiera nella NBA. Qui a Budapest c'è il mondo. Ci sono atleti di tutte le nazioni che lottano e si sfidano per la bandiera... Mi piace la NBA, ho il massimo rispetto... però...".

Parole che non fanno una grinza, la NBA è cambiata da una manciata di anni inserendo nelle sue squadre giocatori provenienti da tutto il mondo che ne sono diventati leader anche statistici, ma non è un campionato mondiale né per squadre nè per nazioni. Tuttavia diversi tra i migliori giocatori NBA hanno lasciato trasparire tanta irritazione per le parole di Lyles.

Attraverso i social media, molte stelle del basket a stelle e strisce hanno replicato. "Qualcuno aiuti questo fratello", ha scritto Kevin Durant. La guardia dei Suns suo compagno di squadra Devin Booker ha sottoscritto postando l'emoji di un 'facepalm'. Aaron Gordon, Draymond Green, Bam Adebayo ("Lol Qualcuno glielo dirà??"), PJ Tucker hanno ironizzato con risposte infantili. Tyler Herro ha espresso la sua opinione: "È il miglior campionato del mondo ed è per questo che sono campioni del mondo". Damian Lillard ha aggiunto un eloquente 'Tf', l'equivalente di un 'ma che caz...'.

L'ex campione NBA, attualmente general manager della Nazionale francese Boris Diaw, alla domanda cosa ne pensa di  tutto ciò ha risposto: "Quando sono diventato campione NBA , mi piaceva definirmi campione NBA e non campione del mondo. I campioni della UEFA Champions League non si definiscono campioni del mondo..." Se Lyles voleva attirare l'attenzione del mondo sportivo e non sull'atletica leggera bistrattata rispetto agli sport professionisti da tutti i media - come fa il calcio in Italia, per esempio - c'è davvero riuscito.