Trapani, Valerio Antonini: «Spendo e devo stare zitto? Basket poco vendibile perché non si è evoluto»
Il patron della Trapani Shark protagonista di una lunga intervista al Corriere dello Sport. Si parla anche di basket e della inibizione di 7 giorni arrivata dalla FIP dopo quanto accaduto a Milano lunedì contro l'Olimpia. "Arbitri con più giudizio". Spendo e devo stare zitto? Il basket è poco vendibile perché non si è evoluto, è mancata una progettualità sana, intelligente", dice Antonini, che ha ripercorso anche il processo nella scelta del nome "Trapani Shark". "Lo squalo sono io? Un po' sì. Ho amato 'Any Given Sunday", Ogni maledetta domenica di Oliver Stone. Il discorso motivazionale di Al Pacino ai Miami Sharks è un must, indimenticabile. Mi sono rifatto a quel film e ho semplicemente tolto una s. Lo squalo è il presidente". Infine ripercorre il suo arrivo nel basket. "... Mia moglie mi ha portato una settimana nella sua Trapani, in vacanza, e quei pochi giorni mi sono bastati per intuire le potenzialità di un posto magnifico. Ho comprato le due squadre con niente, 500mila euro. Il calcio era in D per via del fallimento, il basket non risultava iscritto all'A2. Subito stagione dei record da una parte e anche dall'altra e adesso siamo tutto il basket della Sicilia: palazzetto esaurito, 4.900 spettatori a partita, abbiamo fatto uno stress test dei biglietti arrivando a valutarli 250 euro l'uno. Non si meravigli: Trapani e Erice fanno 120mila abitanti, la provincia arriva a 600mila, è una bella realtà".