LBA - Openjobmetis Varese, l'analisi dell'AD Scola sul progetto di sviluppo

LBA - Openjobmetis Varese, l'analisi dell'AD Scola sul progetto di sviluppo
© foto di Canu/Ciamillo

Luis Scola, amministratore delegato dell’Openjobmetis Varese, ha parlato delle aspettative del suo club impegnato in un progetto di rilancio che vuole coniugare due cose apparentemente contraddittorie: lo sviluppo di nuovi giocatori nel medio/lungo termine con l'esigenza dei risultati a breve per una formula di campionato che prevede le retrocessioni. Le sue parole nell'intervista de La Prealpina.

Storia e attualità. “La realtà può essere brutta, ma è semplice: la storia e l'attualità sono due cose completamente diverse. Parliamo di un progetto di sviluppo che punta a inserirsi stabilmente in zona playoff ed a giocare in Europa, ritenendolo l'idea migliore per tornare a un livello superiore a quello attuale. Però non bisogna fare confusione: sviluppo non vuol dire sconfitta. Quando parliamo di sviluppare giocatori giovani, ovviamente vogliamo vincere. Così come quando impostiamo una squadra votata alla corsa e all'attacco non è che poi la difesa non conta. Bisogna saper coniugare i due concetti senza interpretarli in maniera letterale: tutto quel che facciamo è per arrivare a vincere delle partite. Ossia l'obiettivo fondamentale per qualsiasi squadra di pallacanestro".

Il progetto di Scola si allarga anche fuori dal campo. “Certe partite le vinceremo a breve sul campo, altre invece a livello progettuale le vinceremo a medio e lungo termine; vogliamo condurre la società portando avanti un progetto e siamo convinti che si possano coniugare risultati sportivi immediati con uno sviluppo a lungo termine. Crediamo che un gioco divertente e una progettualità possano essere il modo giusto per un sodalizio con le nostre possibilità e i nostri mezzi fa. Il nostro è un approccio moderato, cercando di prendere decisioni che prevedono una visione del futuro, e ciò porta magari a risultati meno immediati rispetto a chi guarda principalmente all'oggi. Ma non è la nostra visione delle cose”.

Così dopo il k.o. nella prima giornata sul campo della Germani. "Domenica scorsa a Brescia non eravamo noi, la squadra che ho visto allenarsi e crescere sin dal raduno del 12 agosto non è quella. Ma sono convinto che per l'esordio casalingo, domani, metteremo in campo una faccia diversa per giocare una buona partita davanti al nostro pubblico”.