Il Comune di Como nega al basket la palestra intitolata a Liliana Ronchetti

Il Comune di Como nega al basket la palestra intitolata a Liliana Ronchetti

La FIP di Como ha emesso un durissimo comunicato stampa contro il comune della città (link) che, dopo aver chiuso il palazzetto intitolato all'indimenticabile campionessa Liliana Ronchetti per anni a causa di una ristrutturazione, ha deciso di escludere dall'utilizzo dell'impianto le società di pallacanestro cittadine provocando un danno gravissimo quanto irreparabile. Nel comune di Como infatti non esistono impianti omologati per giocare con presenza di pubblico, e la scelta diventerebbe tra chiudere ogni attività o trasferirsi altrove. Ovviamente il "Liliana Ronchetti" di via Giulini è stato dato in concessione a una società di volley, e questo non fa altro che mettere sale sulle ferite della mancata attenzione verso la pallacanestro da parte della Federazione che con la sua inefficienza ha aperto una autostrada mediatica e sportiva in cui la pallavolo si è infilata alla grande.

Tra i vari passaggi del comunicato, si legge: "Questa decisione dell’amministrazione comunale della città di Como determina l’esclusione all’utilizzo di questo importante impianto cittadino a società storicamente attive sul territorio e che negli anni sono stati in grado di garantire la pratica della pallacanestro a diverse generazioni, riportando non solo risultati di prestigio ma anche e soprattutto creando una rete sociale fondamentale per la crescita dei giovani. Si sottolinea che Liliana Ronchetti a cui è intitolata la struttura è stata una campionessa del passato della grande Comense... Le nostre società Basket Como, Basket Antoniana e Polisportiva Comense 2015 confidavano nella possibilità di poter tornare a usufruire di questo impianto per pianificare con più serenità le loro attività e tornare alla ‘normalità’ dopo anni di grande difficoltà. La scelta di estromettere queste associazioni dall’utilizzo della palestra Ronchetti, non solo le costringono a rinunciare a partecipare ai campionati nelle varie categorie, ma le si obbliga, giocoforza, a cercare spazi alternativi (oltretutto non così facili da reperire), lontani e fuori dal Comune, con un incremento dei costi e delle difficoltà logistiche per raggiungerli.”

Valori di aggregazione sportiva. Ancora la FIP comasca ricorda all'Amministrazione comunale: "Quello che principalmente ci preme di più è che non si perda quell’impronta sul territorio, e a Como in particolar modo, che permette di mantenere quell’impegno in aggregazione, inclusione, socialità e divertimento che hanno sempre contraddistinto la pratica di uno sport di squadra come la pallacanestro. I giovani come sappiamo hanno sempre più difficoltà a inserirsi in contesti sani e di maturazione che lo sport invece promuove in maniera eccellente. Lo sport, si sa, non solo ha la capacità di promuovere salute e benessere in chi lo pratica ma infonde nei giovani importanti competenze di vita, permettendo loro di riunirsi in un ambiente positivo che nutre la crescita personale... E sono proprio questi valori che, anche con la pallacanestro, vorremmo non si disperdessero ma che tuttavia potrebbero notevolmente impoverirsi se fossero lasciati cadere nel vuoto gli sforzi che le nostre società, penalizzate dal mancato utilizzo dell’impianto, hanno faticosamente costruito con impegno e duro lavoro.”