NBA - Stephen Curry come LeBron James: vuole diventare proprietario di una franchigia
Non è un segreto che LeBron James voglia diventare proprietario di una franchigia al termine della sua carriera, magari di quella che nascerà in quel di Las Vegas. Stesso scenario si apre per Stephen Curry, il quale ha dichiarato a “Squawk on the Street" su CNBC di essere interessato a entrare un giorno nella proprietà di un'organizzazione NBA. “Per me è sicuramente una possibilità”, ha detto il quattro volte campione NBA. “Penso che potrei fare un buon lavoro nel sostenere quanto sia grande l'NBA in questo momento e quanto sia necessario per gestire un'organizzazione da campionato”.
Per il momento però è ancora presto. Curry pensa al campo dopo aver esteso il suo contratto per un'altra stagione, quella 2026/27, per 62.7 milioni di dollari. Così diventerà il terzo giocatore nella storia - uno dei tre proprio James - a superare la clamorosa cifra di mezzo miliardo di dollari incassati in carriera dai soli contratti da giocatore. “So di avere ancora molto da fare sul campo prima di passare ad altri ruoli nella Lega”, ha detto. Steph è stato protagonista assoluta dell'estate di Team USA, che ha guidato alla vittoria delle Olimpiadi con un torneo spettacolare a Parigi. Ora andrà a caccia del quinto titolo con i suoi Golden State Warriors, che in estate hanno deciso di cambiare parzialmente il roster dicendo addio agli Splash Brothers, con Klay Thompson approdato a Dallas.