NBA - L'etica del lavoro di Simone Fontecchio ricorda Kobe Bryant

NBA - L'etica del lavoro di Simone Fontecchio ricorda Kobe Bryant
© foto di Brondi/Ciamillo

Federico Gallinari, membro dello staff dei Motor City Cruise, club satellite di Detroit, è stato incaricato dalla franchigia di seguire il recupero di Simone Fontecchio durante l'estate passata in Italia. Per fare questo, Federico si è fatto assistere da Alessandro Razzini per mettere alla prova non solo il fisico ma forse anche la pazienza di Fontecchio. Le parole del preparatore atletico a La Gazzetta di Reggio.

Com'è un allenamento di tiro livello Nba. "La mattina presto siamo andati in una palestra di Pescara aperta solo per Fontecchio, ci siamo salutati e abbracciati prima dell'inizio dell'allenamento. Simone ha affrontato prima una serie di tiri dalla media poi ha cominciato le serie da tre punti. Quattro tiri da mettere, doveva fare 3/3 poi il quarto tiro è quello che loro chiamano "tiro della conferma". Sono esercizi ben calibrati, studiati "su misura" per i diversi giocatori. Mi ha impressionato la quantità e l'intensità della sessione di tiro: 45 minuti filati con pause di due minuti fatte solo per tirare dei liberi. Penso poi che prima dell'allenamento Fontecchio fosse anche stato a in palestra. Conclusa la sessione del mattino, al pomeriggio eravamo ancora in palestra a Roseto degli Abruzzi dove ha fatto allenamento con la squadra di Serie B. Lì ho ritrovato due vecchi amici: Brian Sacchetti e l'ex biancorosso Matteo Dall'Osto. Fontecchio ha fatto riscaldamento e poi allenamento con loro di 1 ora e 45 minuti, dopo di che mi ha chiesto di fermarmi a passargli la palla per fare altri 40 minuti di tiro. Gran finale con gara di tiri da metà campo tra lui e Federico Gallinari, in una palestra davvero caldissima. Era allucinante".

La condizione di Simone Fontecchio: recuperato in pieno. "Sì, assolutamente. In più ho avuto ancora una volta la conferma che è un ragazzo d'oro. La sua etica dell'allenamento è pari a quella di Kobe Bryant, che è davvero il complimento migliore che si possa fare ad un giocatore di basket".