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LBA - Trento, chi è Anthony Lamb: un top player della NBL con un'incognita

MERCATO LBA - Trento, chi è Anthony Lamb: un top player della NBL con un'incognita

(di Davide Colotti). Arriva a Trento uno dei protagonisti più brillanti dell'ultimo campionato australiano: Anthony Lamb è bianconero.
Incluso nel primo quintetto all-NBL, il classe 1998 si è segnalato come la miglior ala della lega, una delle più memorabili del decennio. Alla prima esperienza overseas, l'ex pupillo di Steve Kerr ai Golden State Warriors ha chiuso a 19,45 punti, 6 rimbalzi e 2,8 assist in 30' di media la sua stagione con i New Zealand Breakers nella lega australiana.
Australiana, non neozelandese: giova ripetere che i Breakers disputano la più performante lega dei "cugini". Per dare un'idea della differenza fra i campionati, il giovane lungo Lachlan Olbrich ha vinto il campionato "kiwi" da MVP a medie di 20 punti e 12 rimbalzi con una prova da 29+18 all'ultimo atto delle Finals, dopo aver fatto registrare 4 punti e 3 rimbalzi a partita in Australia.

In due parole, versatilità e talento: Lamb segna molto e in ogni modo, ed è in grado di ricoprire più di un ruolo. Resta però la grossa incognita dell'infortunio al tendine d'Achille patito lo scorso febbraio.
Dei suoi oltre 13 tiri a partita in maglia Breakers, 6 sono da dietro l'arco, il 36% dei quali a bersaglio. La percentuale complessiva dal campo si alza al 50,7%, e quella in lunetta all'82%. Non il più tignoso dei mastini difensivi, Lamb vanta comunque una ragguardevole dote di ladro di palloni: 1,14 rubate a partita (a fronte di 2 perse), cui somma 0,55 stoppate, con il punto esclamativo di un match totale contro Sydney da 29 punti (2 meno del personale season high di 31), 7 rimbalzi, 3 "furti" e 3 stoppate.

Le cifre di Lamb in NBL vanno contestualizzate: 19 punti e mezzo non gli valgono un posto tra i primi 5 scorer del campionato, né il primo nella sua squadra (è Parker Jackson-Cartwright, a 20,2). La lega australiana moderna si gioca con regole FIBA e sui 40 minuti, ma rimane un campionato a ritmi e punteggi difficilmente replicabili in Europa, basti pensare a Bryce Cotton dei Perth Wildcats, 6 anni di seguito sopra i 22 di media, che a Brescia non arrivò a 15 in regular season e ne segnò 11 ai playoff. O, più recentemente, a Rayjon Tucker, passato da 18 a Melbourne a 15 a Venezia.
Con un massimo di 3 slot stranieri per squadra, i "pochi" americani in NBL hanno un ruolo più centrale e meno concorrenza offensiva. E Lamb sa agire sia da primo che da secondo violino.

Come gioca fuori dalla NBA? Lamb è un combo-forward che giostra in prevalenza da 4, ma perfettamente in grado di scalare a 3 in quintetti stazzati e di agire più interno in situazioni di emergenza.
Lamb si inserisce nei Breakers a ottobre 2023 in un roster già costruito, in sostituzione della guardia-ala e specialista tiratore Justinian Jessup, infortunatosi dopo un paio di partite. Una tipologia di giocatore molto diversa da Lamb, la cui versatilità permette a coach Mody Maor di allungare le rotazioni sotto canestro.

Prima dell'esordio in NBL, Lamb gioca con i Breakers due amichevoli negli Stati Uniti: New Zealand è sconfitta da Portland e Utah, e in questo secondo match l'ex Warriors si carica già la squadra sulle spalle con 23 punti e 7 rimbalzi.
Il piano prevede che Lamb parta in quintetto come ala piccola, con Zylan Cheatham ad agire da numero quattro e Mangok Mathiang sotto le plance. Chiude, in backcourt, un'accoppiata passato-futuro dell'Eurolega, l'ex ASVEL Parker Jackson-Cartwright e il neo ALBA William McDowell-White. La sfortuna si accanisce tutto l'anno contro i Breakers, che usciranno ai play-in contro Illawarra, ma ciò permette a Lamb di mostrare tutto il suo potenziale: un infortunio parcheggia in infermeria Cheatham per oltre due mesi, e, da 4 "puro", il neo trentino ottiene i suoi migliori risultati e diventa anche il primo riferimento a rimbalzo, incluse due doppie doppie con Tasmania e Brisbane. È un novembre da super star per Lamb, che segna 23,5 punti di media in 6 partite, di cui 5 consecutive sopra quota 20. In questo stint, con un Mathiang non sempre con i galloni da titolare, Lamb parte anche in quintetto da "quattro e mezzo" e salta alla palla a due contro il pivot avversario, ma molto più spesso è l'altro quattro Finn Delany, in seguito accostato a Reggio Emilia, quello chiamato al lavoro più sporco sotto le plance.

Al rientro di Chetham a fine dicembre, Lamb torna ad aprire le partite da ala piccola affiancando lui e Mathiang come nei progetti originari, e le chiude da 4 in quintetto small con Cheatham da 5 undersized. I diversi acciacchi di McDowell-White massimizzano anche le doti di passatore di Lamb, che spesso diventa un play aggiunto: 3 volte a quota 6 assist, due volte a 5.
Poi, purtroppo, il terribile infortunio a 5 gare dalla fine della regular season. New Zealand stringe i denti e agguanta i play-in, ma senza Lamb deve sventolare bandiera bianca al secondo turno contro gli Illawarra Hawks.

Primo per valutazione in tutta la NBL, Anthony Lamb sbarca un po' a sorpresa in Italia: la NBL è diventata trampolino di lancio verso la NBA oppure verso remunerativi lidi asiatici, su tutti il Giappone, che da anni in Australia fa la "spesa" dei migliori lunghi del campionato. Shawn Long, Nick Kay, John Mooney, Vic Law, Robert Franks, Xavier Cooks, Jarrell Brantley, Dererk Pardon, Alan Williams, DJ Hogg e lo stesso Zylan Cheatham, solo per citare l'ultimo quinquennio.
Come detto da coach Galbiati, "se non avesse avuto l'infortunio che l'ha fermato la scorsa stagione, sarebbe stato impensabile averlo con noi". E, di fronte al valore indiscutibile del giocatore pre-rottura, è proprio questo l'elemento di maggiore scommessa. Lamb ha patito uno degli infortuni più temuti dagli sportivi, e meno di 6 mesi dopo firma un contratto a Trento. Il suo talento andrà probabilmente aspettato, così come sarà da valutare il suo impatto al rientro all'attività agonistica, ma nei suoi ruoli l'Aquila ha italiani di valore come Pecchia e Niang e l'affidabilità dell'esperto Žukauskas.