LBA - Bologna, Scariolo su Lundberg, i nuovi arrivati e la battuta su Milutinov

LBA - Bologna, Scariolo su Lundberg, i nuovi arrivati e la battuta su Milutinov
© foto di Savino Paolella

Prima conferenza stampa di coach Sergio Scariolo di ritorno alla Virtus Bologna dopo il Mondiale con la Spagna. Dopo la vittoria contro la Vanoli Cremona a Parma, la preseason delle VNere proseguirà con la "Magenta Cup" a Monaco di Baviera contro Bayern Monaco, ALBA Berlino e Stella Rossa Belgrado. La semifinale sarà contro il Bayern Monaco in programma sabato 16 alle ore 20.
"Sono tornato con grande energia per questa nuova stagione. C'è molto molto da lavorare per quanto visto in queste prime giornate. Ma c'è un buon atteggiamento e volontà in generale. Nello specifico potrò andare quando avrò più contatto con i singoli, soprattutto i giocatori che sono ovviamente un po' più indietro nel sistema di gioco. Obiettivi? È una domanda per la società. Mi hanno consegnato questa squadra che ricevo con molta voglia di lavorare e cercare di renderla competitiva, una squadra che gioca insieme, che si sacrifica e lavora uno per l'altro. La costruzione della squadra è della società. Va dato merito per aver fatto il possibile in base ai mezzi a disposizione, ora tocca a noi in campo cercare di fare del nostro meglio".

Sulle caratteristiche tecniche della squadra. "Datemi qualche giorno, qualche settimane. Posso dirvi le caratteristiche di quelli che c'erano già, di quelli arrivati adesso meno per adesso. Non c'è nessun dubbio che sulla qualità offensiva naturale sia più bassa rispetto all'anno scorso, mentre il potenziale per avere un rendimento difensivo è più alto se ci sarà la giusta determinazione. Sarà una bella scommessa per diversi giocatori, la maggior parte non ha mai avuto un ruolo prioritario nelle loro squadre. Qualcuno di loro l'ha avuto in un passato più remoto, altri devono fare passi avanti per personalità, per giocare i possessi decisivi. Molte partite si decidono all'ultimo quarto, ci aspettiamo un passo in avanti di qualche giocatore che possa crescere. In quei momenti non avremo più Milos con la palla in mano, sono situazioni in cui magari è più difficile a causa dell'intensa difesa costruire un'azione e serve qualcuno che sappia crearsi un tiro o un'azione e scarico. In grado di creare un po' dal nulla. Con la Spagna ai Mondiali giocavamo in modo perfetto, ma ci è mancato un giocatore che avesse la palla in mano nei momenti decisivi. Cercheremo in avanti di capire come giocare quei momenti in cui la palla scotta. Non è chiaro chi sarà, dovremmo capire se ci sarà qualcuno in grado di fare un passo in avanti per poter prenderne atto e potenziare queste qualità".

Su Iffe Lundberg. "Una decisione della società che ha in questo momento la priorità. Noi siamo ricettori della decisione della comunicazione, dell'attesa. Vedremo quale sarà l'evoluzione. Devo dire che Iffe si sta allenando con professionalità, come ha sempre fatto. Sono decisioni che si basano su necessità di quadratura sui mezzi a disposizione. A quel punto non conta chi prende o meno la decisione, è la linea scelta. Bisogna adeguarsi e essere compatti, il dibattitto interno è interno, la comunicazione esterna deve essere compatta".

Sul problema delle assenze, con Lundberg fuori e Dobric infortunato. "Intanto devo dire che sono contento per l'apporto dei giovani. Qualcuno ha già partecipato in maniera pesante alle amichevoli. Chiaramente la fase della preparazione è una fase in cui i roster vengono riempiti da giocatori senza contratto e da altre squadre. Adesso noi stiamo semplicemente aspettando che si riaggancino intanto i giocatori dalle Nazionali. Lundberg? Di partenza non è considerato tra i giocatori che faranno parte della prima squadra. Non è possibile considerarlo parte del roster in questo conteggio. Non siamo 13 ma 14, Leo Menalo sta facendo passi in avanti soprattutto in attacco. E ripeto che abbiamo giovani che pian piano ci stanno dando una mano in allenamento e se ci sarà qualche possibilità in campionato pensiamo di aprire la porta e di dare loro qualche minutino. Che non è Milutinov", chiude Scariolo.