Italia Under 18F - Andreoli "Europeo difficile, chiuso in crescendo"

Italia Under 18F - Andreoli "Europeo difficile, chiuso in crescendo"
© foto di Italbasket

L’Europeo Under 18 Femminile che si è chiuso lo scorso weekend a Matosinhos è andato alla Francia, che nell’ultimo atto della competizione ha sconfitto la Spagna 80-70. Al Mondiale Under 19 Femminile che si giocherà nel 2025 accedono, oltre alle due finaliste, anche Serbia, Israele e Portogallo. Retrocedono in Division B Croazia, Germania e Lussemburgo.

Nel quintetto ideale dell’Europeo sono state elette l’MVP Nell Angloma (Francia), Awa Fam (Spagna), Gal Raviv (Israele), Clara Silva (Portogallo) e Jovana Popovic (Serbia).

L’Italia ha chiuso al nono posto, ottenendo cinque vittorie e due sconfitte. Fatale, in ottica qualificazione al Mondiale, il passo falso accusato negli Ottavi di finale con l’Ungheria. Un ko che ha fatto male soprattutto per le modalità con le quali è arrivato e che ha poi alimentato diversi rimpianti vista l’autorità con la quale le Azzurre hanno superato in sequenza Lussemburgo, Polonia e Lettonia. Per dare un esempio, la Serbia che si è messa al collo la medaglia di Bronzo è stata sconfitta dall’Italia nella prima fase.

A livello individuale spiccano le statistiche messe insieme da Emma Giacchetti, che dopo il Mondiale Under 17 in Messico è stata protagonista di un ottimo Europeo pur essendo un anno sotto età rispetto alla maggior parte delle sue avversarie. Il playmaker della Magnolia Campobasso ha chiuso l’Europeo in testa alla classifica generale delle palle recuperate (4.0) e terza assoluta in quella degli Assist (5.3). Italia seconda dietro alla Francia per palle recuperate (16.9).

Così coach Luca Andreoli sul livello dell’Europeo: “Questa è la generazione del Covid e si notava abbastanza, la fisicità di questo Europeo era molto più incisiva rispetto alla tecnica individuale. Sicuramente rispetto al Mondiale c’è stato modo di avere uno scambio di opinioni con alcuni staff, molto interessante conoscere i diversi punti di vista”.

Un Europeo in crescendo, per le Azzurre: “Il 9 luglio abbiamo iniziato un percorso che sapevamo non fosse semplice, perché comunque due delle migliori realizzatrici dell’Europeo passato come Castelli e Grosso erano rientranti da un infortunio e con qualche manciata di minuti in partita sul finale di stagione. In più Penna e Serra, due dei prospetti fisici più interessanti, hanno subìto anche loro la rottura del crociato durante la stagione. Dovevamo trovare la maniera più semplice e utile per far rendere tutte protagoniste all’interno della squadra. Ognuna delle 19 ragazze che ha partecipato a questo raduno è stata fondamentale per portare il proprio mattoncino. Chiaro che l’esordio col Portogallo non era dei più semplici, siamo riusciti a tornare anche sul +2 ma poi per la poca esperienza nel giocare insieme ci siamo fatti sovrastare dalla loro energia. Da quel momento giorno dopo giorno siamo cresciuti, come capacità di stare in campo insieme, riconoscere le giocatrici più performanti della giornata e cercare di cavalcarle. Chiaro che il minuto finale contro l’Ungheria è stato rocambolesco, è successo veramente di tutto, anche situazioni incontrollabili. Ma il percorso è stato soddisfacente per l’obiettivo di squadra che avevamo: il gruppo è cresciuto, quindi direi che le ragazze possono essere soddisfatte. È stato un percorso nel corso del quale è stato necessario parlare molto durante il raduno, durante l’Europeo: l’aspetto su cui abbiamo cercato di mettere sempre il focus, era quello di restare serene ma con il fuoco di competere con tutti, non andando in campo con la paura di sbagliare ma di fare. Con coraggio”.