Angelo Barnaba candidato alla presidenza FIP della Regione Puglia

Angelo Barnaba candidato alla presidenza FIP della Regione Puglia

E' tempo di rinnovare le cariche dei presidenti dei Comitati regionali della FIP che saranno poi seguiti poco prima di Natale, dalle elezioni del presidente della Federazione Italiana Pallacanestro per il quadriennio che arriverà alle Olimpiadi di Los Angeles. Con questo annuncio su Facebook, Angelo Barnaba si candida alla presidenza della FIP Puglia.

Il prossimo 30 settembre, di lunedì, si svolgeranno le elezioni per il rinnovo del Presidente e del Consiglio Direttivo del Comitato Regionale Puglia della Federazione Italiana Pallacanestro.

Come accadde già 4 anni fa, sono stati tanti gli amici che negli ultimi mesi mi hanno contattato per chiedermi di presentare la mia candidatura alla presidenza regionale. Attestati di stima che fanno sempre piacere, soprattutto perché sono fuori dai quadri federali già da 12 anni: evidentemente qualcuno ancora conserva memoria degli anni che ho dedicato al movimento cestistico pugliese e nazionale. Fu in effetti per me un decennio di impegno totalizzante, contrassegnato certo da soddisfazioni sportivamente irripetibili, ma anche da grandi ed inevitabili rinunce sotto il profilo personale, familiare e professionale. Uscito dal Consiglio Federale a fine 2012 sono tornato a fare il dirigente nella mia piccola realtà e non mi sono più voltato indietro. Magari sì, mi sarebbe anche piaciuto poter dare ancora una mano, mettendo a disposizione di chi ne avesse avuto utilità quella super formazione che la FIP stessa mi aveva consentito di ottenere; ma la verità è che da allora, in quell’ambito, nessuno mi ha più cercato.

A chi mi ha chiesto di candidarmi alla presidenza regionale per incarnare cambiamento e rinnovamento ho risposto con mezzo sorriso… di pudore, perché a 57 anni proprio non posso presentarmi come un “homo novus”, né ho mai avuto la vocazione del potenziale “rottamatore”. A questi amici ho cercato di spiegare in ogni modo che vivo una quotidianità già piuttosto impegnativa, anche in virtù di nuovi impegni assunti nell’ambito di un’altra disciplina sportiva, essendo stato di recente nominato Club Manager del Monopoli Calcio (un onore per me, un’esperienza irrinunciabile); che non posso permettermi di smettere di seguire le attività per cui sono attualmente un riferimento; che vorrei continuare ad essere per mio figlio un genitore presente; in ultimo – ma non per importanza – che in questo particolare momento della mia vita non avevo in alcun modo programmato questa candidatura e che quindi non ho disponibilità né di tempo nè di energie da dedicare ad una campagna elettorale, sia pure di tipo sportivo. Soprattutto per tutto quello che essa, inevitabilmente, comporta.

Malgrado questa onesta quanto doverosa disamina, sono rimasto colpito dal fatto che tanti dirigenti sportivi abbiano continuato a chiedermi con intatta fiducia ed insistenza di rappresentare le loro istanze di cambiamento. In realtà, vivo la realtà cestistica pugliese e quindi conosco bene il grado di insofferenza di molte realtà nei confronti di uno status quo che da tempo vivono ormai come deludente e che sembra ai loro occhi pressochè immutabile. Tuttavia, sinceramente, non avrei mai immaginato di poter rappresentare per loro – proprio io – l’unica speranza di fuga dall’immobilismo, l’unica vera chance di cambiamento. E speravo, in tutta sincerità, che emergesse la disponibilità a candidarsi di altri dirigenti, che avessero maggiori motivazioni e possibilità di dedicarsi interamente al raggiungimento dell’obiettivo.

Quindi ho dovuto riflettere a lungo e mi ha colpito la considerazione che in Puglia – come a livello nazionale – da 20 anni le elezioni federali abbiano visto un candidato unico alla presidenza. Questo ha sicuramente impoverito il dibattito (in verità, ormai totalmente assente) e reso le elezioni un trito rituale, piuttosto che una festa di democrazia quale dovrebbe essere, quel momento di confronto tra idee e programmi, necessario per dare nuova linfa all’istituzione FIP. Con l’aggravante che le elezioni del 2020 si svolsero ad inizio settembre, in piena pandemia; in fretta e furia, ma non per esigenze legate all’emergenza sanitaria in corso…

Torno al tema della mancanza di dibattito. In verità, riconosco che non è affatto semplice, soprattutto in questo momento storico, mettere su carta un programma elettorale che possa risultare credibile. Anche perché la vita e l’operatività dei Comitati Regionali è stata nel tempo sempre più svuotata di contenuti, in favore di una centralizzazione che reputo eccessiva ed a dir poco opinabile. Tuttavia, mi sono domandato che tipo di contributo avrei potuto cercare di dare qualora avessi partecipato a queste elezioni, raccogliendo l’invito formulatomi.

In estrema sintesi, nella mia visione l’impegno da assumere potrebbe andare in poche ma precise direzioni:
- Restituire centralità alle società sportive affiliate, che sono il motore dell’attività: senza società non c’è movimento, la mission della FIP deve essere quella di fornire alle società che operano nei territori il maggior supporto possibile sotto l’aspetto tecnico ed organizzativo. Con imposizione ridotta al minimo indispensabile per il buon funzionamento della struttura ed utilizzo parco ed intelligente delle risorse economiche
- Considerare la meritocrazia l’unico criterio per operare valutazioni credibili, ad ogni livello, ed orientare il lavoro
- Rilancio dell’attività a livello di campionati senior, cercando di fornire ai campionati la maggiore visibilità possibile per attrarre sponsor e nuovi investitori
- Rilancio dell’attività giovanile, cercando di mutuare tutti gli esempi virtuosi esistenti in Italia ed all’estero e cercando di diventare regione – pilota per nuovi progetti di sviluppo, tanto nel settore maschile quanto in quello femminile, da anni in evidente difficoltà
- Rilancio dell’attività amatoriale, promuovendo idee innovative anche a livello nazionale
- Tornare ad organizzare eventi di livello nazionale ed internazionale, per una migliore e più efficace promozione del nostro sport in Puglia
- In ultimo, ma per me al primo posto per importanza: lavorare per creare un ricambio dirigenziale a livello federale regionale. Occorre formare una nuova generazione di dirigenti tra coloro che hanno oggi tra i 25 ed i 40 anni, perché sono fermamente convinto che la FIP avrà futuro solo se riuscirà a portare nei posti di comando la freschezza, l’entusiasmo, le idee e la vivacità di chi ha dinanzi a sé un orizzonte temporale lungo, che permetta di seminare ed attendere con pazienza i frutti di quella semina. Chi è già avanti con gli anni tende a vivere alla giornata ed i risultati, temo, siano stati piuttosto evidenti negli ultimi quadrienni olimpici. Serve quindi innovare ed il mio impegno sarebbe nella direzione di trasferire esperienze e competenze per 4 anni per poi lasciare spazio a chi si distinguerà per impegno, diligenza e qualità del suo operare in favore della Federazione.

Come ho detto sopra, questo non è il tempo migliore per me per candidarmi alla presidenza regionale. Anzi, probabilmente quel tempo potrebbe essere già passato, per quanto ho scritto sopra. Tuttavia, raramente ciò che è comodo per sé coincide con la cosa giusta da fare. Ed in questo momento sento che la cosa giusta sia raccogliere le sincere istanze di cambiamento ed andare a verificare in sede elettorale se possano risultare o no maggioritarie, se saranno sufficienti a promuovere quel rinnovamento che per un lunghissimo periodo è mancato. In considerazione delle premesse, la ragione mi suggerirebbe di declinare ancora una volta gli inviti ricevuti. Ma, come dice Blaise Pascal, il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce…

E’ per questo motivo che oggi, sciogliendo la riserva, esprimo la disponibilità alla mia candidatura alla presidenza regionale, se vi sarà un numero sufficiente di società disposte a promuoverla. E se verrò candidato, correrò per vincere, perché questo è il senso di ogni competizione.

La mia vuol essere una candidatura PER il movimento, non contro qualcuno. Ho rispetto per tutti gli altri competitors e la mia speranza è che una competizione vera possa servire a promuovere finalmente un sano confronto e che, una volta terminato il momento elettorale, si possa camminare tutti insieme verso un futuro migliore per il basket pugliese.

Sarà una candidatura legata a livello nazionale alla candidatura dell’amico Prof. Avvocato Guido Valori alla presidenza nazionale FIP, che considero un’ottima opportunità per il movimento. Conobbi Guido 20 anni fa quando lui era a capo delle Procura Federale ed io fui nominato sostituto procuratore dal Consiglio Federale. E’ un valente e brillante giurista, ha competenze adeguate ed è fortemente motivato: se eletto, sarà sicuramente un eccellente presidente per una FIP che necessita di un forte rinnovamento per potersi rilanciare.

Mi scuso qui per le telefonate non fatte finora e mi scuso in anticipo per quelle che non farò, per gli inviti che non riuscirò ad onorare, per tutte le mie mancanze, da cui sarà giocoforza contrassegnato questo periodo elettorale. Mi dovrò affidare alla benevolenza dei miei amici e di quanto ho condiviso in più di 40 anni trascorsi sui campi di basket. Cercherò di veicolare su questo social qualche pensiero, per il resto la mia sarà una campagna elettorale molto sobria. A partire dalle foto a corredo dei post, che per esigenze di tempo saranno di repertorio e frutto di un virtuoso “riciclo” (ringiovanendomi pure di qualche anno: concedetemelo, mi attendono settimane dure…).