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LBA - Maurizio Gherardini smentisce i rumors sulla Virtus Bologna

MERCATO LBA - Maurizio Gherardini smentisce i rumors sulla Virtus Bologna
© foto di Ciamillo

Maurizio Gherardini, storico general manager del Fenerbahce, ha commentato le voci in merito a un suo possibile approdo alla Virtus Bologna in futuro. Le sue parole a SportClub su E-Tv: «La verità è che Walter Fuochi [giornalista di Repubblica ed. Bologna che ha lanciato la notizia], che è sempre molto bravo a fare ricerche, è riuscito a scoprire in qualche maniera quello che non posso negare. Ovvero che sono andato a scuola con Carlo Gherardi [socio minoranza Virtus ndr]. Siamo arrivati alle soglie dell'università praticamente insieme. Questa è l’unica cosa che posso raccontare in questo momento, nel senso che il mio focus è Fenerbahce e dopo diventerà ora di tornare a casa comunque, al di là si quello che il basket può offrire, o la vita in generale. Non c'è però nient'altro. Il resto è stato bello venire ricordati anche da tanti messaggi di tanti amici che ringrazio. Sono storie vere dal punto di vista scolastico ma non c'è nient'altro», ha detto.

Incalzato dalle domande, ha proseguito sul suo rapporto con Carlo Gherardi e la possibilità di accettare in futuro una proposta in Italia. «Gherardi? Non ci sentiamo di frequente, e comunque non facciamo discorsi di questo tipo. La nostra è un'amicizia lontana dallo sport. In questo momento non saprei come rispondere, non perché abbia qualcosa da nascondere ma perché non è una cosa sul tavolo. La mia realtà si chiama Istanbul e tutto ciò che ne consegue. Non abbiamo mai avuto discorsi di questo tipo. Se prenderei in considerazione un progetto da parte di una squadra italiana valido? Credo che un professionista debba considerare tutte le opzioni che ha davanti. Soprattutto se sono opportunità di progetti concreti e di una certa prospettiva. Ma non credo che uno che faccia il mio lavoro non possa non considerare le opportunità di un mercato. Posso dire che ogni anno il telefono suona regolarmente per qualche idea, è una cosa abbastanza normale».