Basket ed arte: storie maledette e non solo con "We are"

Fotografi ed artisti appassionati di basket raccontano con i loro occhi il mondo della palla a spicchi e Pianeta Basket è orgoglioso partner dell'iniziativa
09.05.2024 11:12 di  Eduardo Lubrano  Twitter:    vedi letture
Basket ed arte: storie maledette e non solo con "We are"

Raccontare una storia di sport e rinascita attraverso i ritratti degli appassionati, questa è la “mission” di un gruppo di artisti, i quali, con i loro occhi, diventano testimoni diretti della competizione sportiva, di società emergenti, di progetti coraggiosi, nati o sopravvissuti alle stagioni del Covid.

“Noi siamo” è un lavoro artistico dedicato alla pallacanestro, ai suoi ideali, alla tenacia dei suoi protagonisti, ma soprattutto dedicato ai tifosi, i quali ogni domenica, sognano di vedere la loro squadra competere contro i giganti.
Per fare questo, il collettivo School of Rock, che colloca abitualmente tra le sue fila attori, fotografi, pittori, ha messo in campo le proprie forze, partendo e puntando sul ricordo ed indirizzando le attenzioni verso storie da raccontare dalla città di Roma, fino ad oltre oceano.

Una esposizione fotografica, dunque, uno spettacolo teatrale ispirato alle storie maledette di Davide Ancilotto, Drazen Petrovic, Kobe Bryant ed al destino crudele della Virtus Roma, delle opere pittoriche dedicate ai risvolti sociali del gioco, un workshop per proseguire la strada, la quale culminerà rapidamente verso tante altre manifestazioni vicine e lontane. Itineranti, libere e soprattutto in evoluzione, le opere degli autori partono dal ricordo di famiglia, per incontrare tanti altri amici appassionati, anche attraverso un concorso fotografico, realizzato in collaborazione col mitico portale pianetabasket.com, punto di riferimento per migliaia di appassionati di basket della nostra nazione.

Ma come faranno i ragazzi di School of Rock a rendere tutto questo praticabile? Sabato 18 Maggio, col Patrocinio del Municipio VIII di Roma Capitale, i fondatori del collettivo artistico incontreranno le istituzioni, proporranno letture e realizzeranno un workshop fotografico nella splendida cornice del Playground di via Antonio Malfante 442. In contemporanea, inaugureranno presso il Teatro Portaportese, un’esposizione
fotografica intima ed introspettiva, ispirata al talento di Drazen Petrovic, e porteranno, attraverso dibattiti pubblici, il loro progetto all’attenzione della cittadinanza.

Da non sottovalutare, infine, la tematica sociale e la funzione del gioco correlato alla miscela artistica, dice Emiliano Bartolucci, ideatore della manifestazione, che “Il ruolo di questo lavoro è pensato per far emergere le personalità di ogni appassionato, attraverso tutte le discipline artistiche riunite sotto la palla a spicchi. Sono convinto possano rappresentare la multiculturalità e la multietnicità che contraddistingue Roma; arte e sport hanno il dovere di includere e non emarginare, hanno tra i loro obiettivi un ruolo fondamentale, con tutte le funzioni sociali che ne conseguono e che da sempre avvicinano le persone a dibattiti aperti su tematiche fondamentali, quali, ad esempio, l’antirazzismo e le battaglie contro le
differenze di genere
”. Continua Bartolucci, sul collettivo artistico e didattico “School of Rock” “è un percorso formativo, un master di fotografia di eventi, realizzato prevalentemente in collaborazione con la pittrice Erica Appiani. Dal 2020 abbiamo realizzato mostre e manifestazioni inerenti la musica ed in precedenza, in teatro, corsi di fotografia di scena ed accademia dell'immagine per bambini con problematiche di autismo. Sempre in ambito sociale e sempre come formatori, insieme ai nostri alunni, abbiamo realizzato un progetto fotografico dedicato alle madri single. Nell'ultimo biennio abbiamo strutturato una esposizione di arte digitale per un live di Leon Hendrix e per omaggiare la figura di suo fratello Jimi presso la bella cornice di
Officine Motociclistiche Apriliane. Abbiamo, infine, ideato un progetto collettivo sulla figura di Pier Paolo Pasolini in collaborazione con Ilaria Iacoangeli ed Assicurazioni Generali”
.

Conclude Michele Centorrino, moderatore dell’iniziativa del 18 Maggio “We are il 18 alle 17 al Playground di via Malfante è una di quelle occasioni da non perdere, grazie alla sensibilità di Emiliano Bartolucci, grande fotografo e non solo, si potrà infatti partecipare ad un workshop di fotografia, assistere
contemporaneamente a una piece teatrale ed il tutto con il basket come protagonista. La pallacanestro, poi, è uno sport dai valori positivi, che racconteremo attraverso i progetti che saranno presentati al campo dai colori dei Los Angeles Lakers, in memoria del grande Kobe Bryant
”.