Giorgio Maggi (FIP Lombardia), esposto contro le "ritorsioni del metodo Petrucci"?

Giorgio Maggi (FIP Lombardia), esposto contro le "ritorsioni del metodo Petrucci"?

Giorgio Maggi, presidente della FIP Lombardia, avrebbe inviato un esposto contro il presidente federale Gianni Petrucci via pec al Dipartimento dello Sport presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, oltre che alla Procura federale e alla Commissione di garanzia federale della Fip, alla Procura Generale dello Sport presso il Coni e alla Commissione “di Garanzia degli organi di giustizia, di controllo e di tutela dell’etica sportiva” del Coni.

Lo racconta un articolo di Michele Spiezia sul suo blog storiesport.it corredato con molta dovizia di intimazioni, persecuzioni, retroscena, ricostruzione di avvenimenti e di azioni legali in corso. Nell'esposto, di ben 26 pagine, si darebbe ragione di una serie di azioni poste in essere dal presidente federale per avere intorno a se una corte di giustizia sportiva di yesmen "in quanto tutti da lui nominati personalmente, in spregio della normativa vigente” da scatenargli contro solo per il fatto che in un incontro a Milano il presidente FIP Lombardia avrebbe declinato l'invito di Petrucci a sostenere la sua candidatura al rinnovo delle cariche federali di fine quadriennio. E non avere i voti della Lombardia metterebbe a serio rischio un candidato che per effetto di una riforma elettorale da lui auspicata deve comunque ottenere il 66,6% dei voti per essere rieletto per la quarta volta.

Tra le tante chicche di una guerra di potere sotterranea e subdola, Spiezia da conto che perfino dal letto di ospedale dove era ricoverato per un incidente stradale nel mese di aprile, mentre i suoi sostenitori tuonavano contro la mancanza di stile per l'ufficializzazione della candidatura di Guido Valori in quegli stessi giorni - cosa peraltro già nota visto che lo stesso Spiezia l'aveva scritto a febbraio e, a ruota, l'aveva scritto senza citarlo anche il Corriere dello Sport (qui) - Gianni Petrucci avrebbe promosso atti "a farli desistere (Maggi e il direttivo lombardo, ndr) dalla volontà di cercare un’alternativa all’attuale presidente Fip.