LBA - Treviso, la salvezza di Vitucci: «Mai pensato di mollare. Ringrazio il club per la fiducia»

LBA - Treviso, la salvezza di Vitucci: «Mai pensato di mollare. Ringrazio il club per la fiducia»
© foto di ciamillo

Dopo la salvezza conquistata domenica, il coach della Nutribullet Treviso Frank Vitucci ha parlato a Il Gazzettino. «Sono sicuramente contento, perché abbiamo raggiunto questa salvezza con le nostre sole forze, senza dover sperare in aiuti altrui o aspettare di conoscere i risultati degli altri campi. Ci salviamo a quota 24 punti, collezionati in gran parte grazie a un importante girone di ritorno, quando la squadra, con qualche alto e basso, ha trovato sostanzialmente un suo equilibrio. È paradossale che chi ha chiuso a 24 punti sta festeggiando da un mese mentre noi ci siamo arrivati all’ultima curva».

Nonostante la partenza con nove sconfitte di fila, Vitucci non ha mai pensato di lasciare il suo posto. «Assolutamente no. Sono un ariete: tenace e testardo, più di quanto si possa pensare. Lo dico senza presunzione. Però ci sono state delle partite in cui, se avessimo perso, mi avrebbero mandato a casa».

Proprio parlando dell'inizio della stagione, Vitucci ha sottolineato alcune scelte sbagliate come quelle di Young e Booker«Sicuramente le due scelte nel lungo periodo si sono rivelate sbagliate: il primo non ha capito come funziona il nostro campionato, l’altro si è perso per strada. Prima di sostituirli, abbiamo fatto di tutto per provare a inserirli. Poi c’è stata una concomitanza di fattori, tra cui un calendario difficile che non siamo riusciti a girare a nostro favore: due o tre partite le abbiamo buttate all’ultimo. Se fossimo riusciti a portarle a casa, probabilmente qualcosa sarebbe cambiato. La gara di Milano ci ha un pochino abbagliati, perché siamo sembrati migliori di quanto fossimo in realtà».

La società gli ha dato fiducia. «Ovviamente è stato un periodo molto duro perché abbiamo lavorato tanto, ma per diversi fattori non abbiamo prodotto niente. Con il senno di poi, la vedo come un’esperienza formativa perché c’è del buono anche nei momenti negativi: ti rinforzi, capisci a chi davvero ti puoi appoggiare, ti sforzi di trovare il modo per migliorare. Non vorrei vivere sempre situazioni di questo tipo, ma quando ci sei dentro è molto interessante capire come uscire dalle crisi, se te lo lasciano fare. Io devo ringraziare il club che alla fine non ha cambiato l’allenatore, cosa non scontata: spesso ti esonerano, ed è successo anche quest'anno».

Ora testa alla prossima stagione, ma... «Durante l’anno capita di elaborare delle idee, ma poi bisogna anche riuscire a compiere i passi giusti. Abbiamo tempo davanti e ci sono situazioni che vanno definite, chiarite e migliorate. Non lo faremo da domani. Lasciamo che l’onda passi».