EuroLeague, l'espansione in direzione Dubai e Valencia. Obiettivo 24 squadre?

EuroLeague, l'espansione in direzione Dubai e Valencia. Obiettivo 24 squadre?

Paulius Motiejunas - CEO di EuroLeague Basketball - ha confermato in un'intervista a Krepsinis.net che si sta pensando seriamente a un'espansione a 20 squadre già dalla prossima stagione. Ma ha fornito anche dettagli su quelli che potrebbero essere i nuovi ingressi nella competizione: "Per molti anni, i potenziali mercati di espansione sono rimasti gli stessi, con Dubai che emerge come un nuovo candidato. Valencia è sempre stata una forte opzione. Sono una squadra stabile con risultati impressionanti, una grande città e una nuova arena in costruzione. Rimangono una scelta di prim'ordine". 

Motiejunas ha confermato com ECA punti su mercati come italiani, francesi, tedeschi ma anche israeliano, con l'Hapoel Tel Aviv che vorrebbe entrare nella EuroLeague"La Francia, con una squadra forte di Parigi, così come l'Italia e la Germania, sono tutti mercati cruciali per noi. Inoltre, squadre come l'Hapoel Tel Aviv e l'Hapoel Jerusalem dell'EuroCup stanno bussando alla porta dell'EuroLeague. Hanno sicuramente una possibilità di competere nell'EuroLeague in futuro. In base a cosa si decide l'espansione? Tutto si riduce alla forza del mercato, agli accordi televisivi e al modo in cui influenzano le opportunità di sponsorizzazione. Dobbiamo anche mantenere il principio sportivo: vogliamo che ogni squadra sia competitiva e che le Arene siano piene in tutta la lega. Ci sono discussioni in corso sulla partecipazione dei London Lions all'EuroCup la prossima stagione. Londra è sempre stata uno dei mercati più attraenti per l'espansione dell'EuroLeague. Regno Unito, Francia e Germania sono i mercati chiave che stiamo cercando di far crescere".

Motiejunas ritiene che 24 siano il numero di squadre ideale per EuroLeague. "Penso che 24 squadre in Eurolega sarebbero l'ideale, ma vedremo come si svilupperanno le cose in futuro". E su un possibile cambio di format. "Dobbiamo trovare il giusto equilibrio. Il formato attuale, in cui ogni squadra gioca contro l'altra, è entusiasmante, ma con più squadre e un calendario già fitto, è difficile immaginare come potremmo adattare più partite senza sovraccaricare i giocatori".