Livio Proli e l'Olimpia Milano da New York: «Creata una squadra di uomini. Sanders? Ci piace, un investimento per il futuro»
Un interessante scambio di battute, direttamente da New York, per l'inviato "speciale" Alberto Marzagalia. Con lui il presidente dell'Olimpia Milano Livio Proli. Ecco l'intervista integrale apparsa sulla pagina facebook "Play me or Trade me". Buona lettura.
Presidente, l'Olimpia al Garden, mica roba di tutti i giorni.
Siamo parte del gruppo Armani, siamo l'Olimpia, due marchi universalmente famosi e riconosciuti, dobbiamo sempre dare il massimo.
Si dice che per arrivare al massimo stiate contattando due giocatori in particolare in questi giorni?
Se possiamo fare qualcosa per migliorare la squadra lo facciamo, in qualunque momento. Non siamo pazzi a cambiare una squadra prima di cominciare, ma siamo attenti a tutto. Sanders ci piace, è giovane e può essere un investimento per il futuro.
E poi oggi ha meno pretese economiche, dopo l'infortunio..
Non siamo mai arrivati a parlare di soldi con lui. Vediamo a gennaio, come sta lui e come staremo noi. Jenkins è serbo, lo sapevamo da quando l'abbiamo preso, per il resto io incontro tutti, poi decidiamo per il meglio.
Stagione lunghissima che comincia con un calendario complicato.
Si' , abbiamo bisogno di due mesi, ma non ce li daranno, siamo l'Olimpia, abbiamo un Eurolega da subito difficile, dobbiamo accelerare.
Io conosco la perfetta organizzazione del suo gruppo, da tutti punti di vista: così difficile trasportarla nel mondo del basket?
È ciò di cui mi si accusa da sei anni, escluso l'ultimo, sabbatico. Ma nessuno tiene conto che abbiamo perso con Siena che barava, anche per quello il risultato importante è arrivato al sesto anno in una straordinaria stagione in cui siamo stati ad un fallo antisportivo dalle Final Four. Noi vogliamo arrivare al risultato attraverso il lavoro ed il sacrificio, come nel DNA del gruppo Armani e come nella tradizione Olimpia.
Da Ferracini a D'Antoni, da Rubini a Peterson: si dava sempre il 101%.
Come nel nostro gruppo, come vogliamo in Olimpia, che è gestita come il gruppo, in modo aziendalista, dalla testa ai piedi.
E come ogni azienda, ogni tanto il capo deve intervenire a fare pulizia..
Abbiamo tenuto gli uomini ed abbiamo lasciato dei giocatori. Abbiamo studiato gli uomini prima dei giocatori per giorni e giorni prima di fare le nostre scelte. Lo scorso anno, pur senza polemiche, litigi o risse la scintilla non è mai scattata, per comportamenti poco consoni, soprattutto fuori dal campo.
E Milano non è Pesaro..
Guarda, anche a Pesaro taluni avrebbero avuto problemi.
Quindi uomini veri, come ad esempio?
Come quel ragazzo lì (indicando il Capitano) , che abbiamo preso a 19 anni e che dà sempre tutto, è fantastico.
E che per assurdo non è amatissimo..
Se intendi i fatti del famoso allenamento interrotto, lasciamo stare, roba vecchia..
Io credo che contestare sia un diritto, ma lo puoi fare non andando al Forum o andandoci ad esprimere le tue idee civilmente, fischi o striscioni che siano, tuttavia a casa degli altri (palestra di allenamento) non hai diritti: mi sbaglio?
Correttissimo, ecco perché io denunciai.
E Gentile, Melli, Cerella e Samuels furono molto "decisi" come dice qualcuno?
Alessandro prese le difese mie e di Portaluppi, altro non ho da dire.
Repesa è l'uomo giusto per questa rinascita?
Si ' , è il lavoratore che volevamo, esperto, deciso , leader.
E dopo aver auspicato dialogo con tutti, il giorno seguente ha comunicato che gli allenamenti si terranno a porte chiuse.
Te lo dicevo che la sa lunga..