Giorgio Armani: «Il basket merita maggiore attenzione. Messina leader vero»

Giorgio Armani: «Il basket merita maggiore attenzione. Messina leader vero»
© foto di Doniselli/Ciamillo

Il patron dell'Olimpia Milano Giorgio Armani è stato intervistato per SportWeek, in edicola oggi con la Gazzetta dello Sport. Di seguito un estratto: «Cosa caratterizza questo scudetto? Ci sono stati tanti momenti difficili, ma la squadra li ha superati senza mai perdere di vista quello che stava costruendo, con la convinzione che il lavoro porta lontano, dando il meglio nel momento giusto. È uno scudetto che premia questo atteggiamento orgoglioso di impegno coerente».

L'importanza delle figure del presidente Leo Dell'Orco e di Ettore Messina. «Riconosco a Leo una determinazione e una partecipazione uniche. Il suo apporto è sempre fondamentale. Dietro ogni grande squadra deve esserci una grande società sostenuta dalla proprietà e Leo condivide con me questa passione e questo impegno. Non dovrei dirlo io, ma quando andiamo a trovare i ragazzi, o alle partite, avverto un grande senso di riconoscenza da parte loro. Significa che anche nella quotidianità riusciamo a trasmettere tanto», dice Armani. E su Ettore Messina: «[Top Player] Non soltanto della squadra, ma della società. Lui è un vero leader, ha dato un’impronta organizzativa e il suo staff lo segue. Adesso i ragazzi procedono a occhi chiusi perché si conoscono e sanno cosa vogliono essere. Abbiamo un seguito importante, migliaia di spettatori a ogni partita e abbiamo vinto due titoli giovanili. Abbiamo un vivaio meraviglioso che in futuro alimenterà, speriamo, la prima squadra».

Cosa cambierebbe per far crescere il basket in Italia«Mi piacerebbe una maggiore considerazione da parte dei media, che a volte trattano il basket come uno sport minore, fatta eccezione per le grandi finali. Al Forum ci sono in media diecimila spettatori ogni volta che la squadra scende in campo, e ovunque andiamo a giocare i palazzetti sono pieni. Il basket è uno sport che appassiona la gente, soprattutto i giovani, e merita perciò maggiore attenzione».