NBA - Il 19 giugno 1986 Len Bias, numero 2 del Draft, morì di overdose

NBA - Il 19 giugno 1986 Len Bias, numero 2 del Draft, morì di overdose

Il 19 giugno 1986 è anche una data tragica nella storia dell'NBA: il numero 2 del Draft 1986, Len Bias (22 anni, nato il 18 novembre 1963) morì di overdose due giorni dopo essere stato selezionato dai Boston Celtics, campioni in carica. Con due compagni di squadra del Maryland, aveva festeggiato il suo draft "sniffando" cocaina. Alle 6:30 del mattino, il suo cuore si fermò e i servizi di emergenza non furono in grado di rianimarlo.

Len Bias era la grande speranza di Boston per gestire il dopo Larry Bird, arrivato alla fine della carriera. E' uno dei più grandi "E se..." della storia della NBA: come sarebbe oggi senza questo maledetto giorno? Boston potrebbe avere più di 20 campionati vinti, Michael Jordan potrebbe aver avuto un serio rivale per tutta la sua carriera.

L'aspettativa intorno a Len Bias era enorme all'epoca, paragonabile a quella creatasi su LeBron James nel 2003 o Zion Williamson nel 2019. Un giocatore dalle qualità atletiche mostruose, con "il tiro più puro mai visto" secondo il giornalista di ESPN Michael Wilbon. Annunciato come il miglior giocatore della storia del torneo ACC, è un giocatore che non è come gli altri. Una sorta di Kevin Durant ante litteram, snello ed elegante, con il tiro di una guardia secondo l'opinione di Monty Williams. Nel 1986, concluse con una media di 23,2 punti e 7,0 rimbalzi la stagione nella NCAA.

Jack McCallum, di Sports Illustrated, lo raccontè quel giorno: non c'era internet, non c'erano i social, ma lo shock per gli USA e per la città di Boston fu devastante. "Il 19 giugno 1986, verso le 9:30 del mattino, ricevetti una telefonata da John Papanek, un redattore di Sports Illustrated", scrisse. "Era un giovedì. Allora, che dire di Len Bias, mi chiede. Avevo appena terminato il mio primo anno al ritmo della NBA, quindi ho iniziato subito con la mia conoscenza del basket: "Scelta perfetta per i Celtics, è troppo alto e forte per la maggior parte delle ali tiratrici che lo difenderanno, e troppo veloce per le ali grandi". "Jack" John lo interrompe: "Bias è morto".

Tutti sentirono la notizia nello stesso momento. Gli omaggi e le reazioni si moltiplicarono. Dal presidente Ronald Reagan al suo avversario al college, Michael Jordan, fino al suo "futuro" compagno di squadra, Larry Bird, tutti sotto shock per la morte dell'ex stella del Maryland. La leggendaria ala dei Celtics ha persino parlato della "storia più crudele che abbia mai sentito". "Dalla morte di John Fitzgerald Kennedy, Boston non aveva mai vissuto una tragedia del genere", disse senza mezzi termini Red Auerbach. Il suo funerale fu eccezionale, degno delle più grandi celebrità. Nel campus del Maryland, 11.000 studenti partecipano al servizio funebre.