Vitucci in sala stampa dopo il successo con Avellino
Vitucci è raggiante per la vittoria. Torino deve comunque continuare a vincere per sperare nella salvezza
“Meno male che ne perde una ogni tanto Sacripanti. Così fate il quarto grado a lui”.
Il piano partita è stato eseguito come Vitucci sperava: “Il piano partita è stato eseguito molto bene. A parte negli ultimi 50 secondi quando siamo stati presi un po’ dal panico. Siamo stati molto bravi difensivamente. Abbiamo fatto una grandissima partita in difesa, togliendo dal gioco Ragland e Leunen. E, insomma, dovevamo fare una performance superiore nella qualità e nella durata rispetto alle ultime vittorie. E ci siamo riusciti. Lo spirito è stato quello giusto ed è stato collaborante. Infatti abbiamo fatto 16 assists e finalmente abbiamo tirato da tre punti con una percentuale degna di questo livello. A rimbalzo abbiamo anche fatto bene, rimanendo più o meno in parità. Continua ad esserci un contributo da parte di tutti, anche per pochi minuti. Qualcuno ha giocato un pochino meno. Abbiamo comunque vinto meritatamente”.
Le vittorie delle altre lasciano Torino sempre in coda alla classifica: “Non si può guardare il calendario e prevedere cosa succede. Ci si apettava magari una vittoria di Milano e Venezia con Capo e Pesaro, ma non si può mai sapere. Soprattutto nel finale del campionato non si sa mai. Noi dobbiamo giocare in questo modo qua. Eravamo spacciati tre settimane fa, ora siamo comunque aggrappati in qualche maniera e andremo a Sassari con grande determinazione. Anzi, abbiamo rischiato di salutare serie A con grande anticipo, ma ora siamo ancora qua a giocarcela. Ora siamo abbastanza padroni del destino. Stiamo alzando la quota salvezza in modo notevole rispetto all’anno scorso, quando fu 16 o 18. Si alza altroché, sicuramente a più di 20”.
La vittoria di capo d’Orlando non è comunque un grande problema: “No anzi. Capo d’orlando è meglio se stia lontano nel panorama di classifica avulsa. Lo 0-2 ci penalizzerebbe se arrivassimo a pari merito con loro”.
Quando è scattato qualcosa nella squadra? “Mi verrebbe da dire a Milano. Ma nella partita dopo a Capo abbiamo giocato da schifo. Non c’era un perché logico o razionale. Non saprei dire. Forse da quel momento c’è stata un pochino più di chiarezza nei ruoli e compiti e c’è anche un po’ più di accettazione di quasi tutti per il ruolo che hanno. Non dico tutti francescanamente perché non sarebbe vero. Il fatto di avere poi tagliato Miller, non in quanto Miller, ha comunque pulito i meccanismi interni. Fatalità, da qual momento lì c’è stato un cambio di passo e ci si allena abbastanza bene. Scattano a volte dei meccanismi anche senza che nessuno schiacci un bottone. Qualche volta togliendo si riesce addirittura a migliorare”.
Sacripanti ha salutato con una battuta sul fatto che se quella discoteca fosse stata chiusa Torino avrebbe 10 punti in più: “Lo ringrazio. Facciamolo subito prefetto di Torino così fa chiudere tutti i locali. È stato molto gentile. Lui è una persona a modo e lo ha detto, alcuni giornalisti di Avellino non l’ha riportata correttamente, in questo modo, la faccenda della discoteca”.