Coach Bechi sta plasmando una nuova Enel

18.01.2011 10:10 di  Matteo Marrello   vedi letture
Fonte: Quotidiano di Puglia
Luca Bechi (foto Ciam-Cast)
Luca Bechi (foto Ciam-Cast)

Si scrive salvezza, si legge continuità. La ricetta è solo quella: vincere quante più partite possibile per provare a raggiungere quanto prima l'obiettivo. Così parlò Luca Bechi poco più di due settimane fa. quando arrivò a Brindisi per prendere il timone di una Enel Brindisi allo sbando, con due sole vittorie all'attivo in 11 giornate di campionato, peggior attacco della Lega A e soprattutto un morale sotto i tacchi. A distanza di quattro partite, coach Bechi, fermi restando alcuni limiti strutturali che fanno parte di questa squadra, ha rivoltato la sua Enel come un calzino ed ha già ottenuto i suoi piccoli record: tre vittorie in quattro partite, due vittorie consecutive in casa e una striscia positiva aperta di due successi ed il primo successo esterno (quello di domenica scorsa ad Avellino). Ai più verrebbe da ridere, soprattutto a chi ha ancora in mente i risultati raggiunti dall'Enel Brindisi negli ultimi anni. Però per una squadra che deve necessariamente puntare alla salvezza e che di certo non ha fatto della continuità il suo principale segno distintivo, questi sono record significati, che sono il frutto di un'armonia ritrovata, di una nuova mentalità e soprattutto dell'apporto dei singoli.


Finalmente Diawara - La cura Bechi funziona sui meccanismi di squadra, e di conseguenza sui singoli. Segnali di ripresa nelle ultime partite li aveva già dati Yakouba Diawara che ad Avellino ha disputato una delle migliori prestazioni stagionali. Il "tre e mezzo" (come lo ha definito il coach livornese) oggi è un giocatore che nei nuovi equilibri biancazzurri è capace di giocare sia nei pressi dell'area pitturata che centralmente lontano da canestro. Specialmente in quest'ultima posizione può far valere maggiormente sia il suo devastante uno contro uno che il suo tiro da fuori.


Roberson sempre più leader - Con i 27 punti e 28 di valutazione in 36' Anthony Roberson è sempre più il leader di questa Enel Brindisi. Grazie alle sua capacità di ricevere in movimento e di costruirsi letteralmente un tiro, l'ex giocatore Nba si sta dimostrando un giocatore prezioso, un terminale offensivo affidabile, e al tempo steso una sicurezza per i suoi compagni di squadra.


Equilibrio anche in trasferta - Se a Treviso (la prima trasferta con Bechi in panchina) si era vista all'opera la solita Enel sterile offensivamente e arrendevole in difesa, ad Avellino la musica è cambiata. Certo, quando si arriva a giocarsi la vittoria all'ultimo tiro può anche starci di perdere (vedi a Sassari), ma ciò che ha fatto la differenza è stata la reazione della squadra allo svantaggio iniziale (22-14), la reazione veemente (parziale di 18-0) e la tenuta psicologica nell'ultimo quarto. Segnali forti che anche in trasferta l'atteggiamento è quello giusto.


La panchina - Che Brindisi non abbia una panchina da 30 punti a partita è risaputo. Ma il coinvolgimento di Bechi dell'intera squadra oggi ha portato ad un quintetto base solido (quattro quinti in doppia cifra) e a seconde linee in grado di incidere sul match (vedi 10 punti di Maresca o la difesa di Infante su Trouman fino ad allora devastante). Ingredienti questi che rappresentano il segnale di una nuova mentalità, che al momento si sta mostrando vincente.

Pierpaolo Piliego